Nel futuro di Tesla ci sono un Suv e una berlina più piccola dell'attuale Model S. L'azienda californiana leader nel settore delle auto di lusso ad alimentazione elettrica continua le sue strategie di espansione, anche se i numeri sono chiaramente limitati e i mercati dove l'elettrico tira sono pochi: California appunto, Paesi Bassi e Norvegia. Qui Tesla Model S è stabile nella top ten delle auto più vendute. L'Italia del metano e del gpl rappresenta per Tesla una chimera.
Nonostante non abbia ancora raggiunto il break even, l'azienda californiana è fiera del successo di vendite del suo modello bandiera: l'elegante e dinamica berlina 4 porte Model S, che lo scorso anno è stata venduta in 22.477 unità e quest'anno punta a quota 35 mila. Per aiutare la distribuzione dell'auto, Tesla produce anche colonnine di ricarica rapide – le Supercharger stations – che in 20 minuti ricaricano le batterie della Model S, gratuitamente per i suoi clienti. In questi giorni Tesla ha annunciato di aver completato una rete europea di queste colonnine che permette di unire, in una sorta di percorso ideale a emissioni zero, Amsterdam a Innsbruck, passando per Bruxelles, Colonia, Francoforte, Stoccarda e Zurigo. In pratica i clienti della Model S possono attraversare la rete autostradale tedesca senza aver problemi per la ricarica delle batterie.
In Europa, considerando anche la Norvegia, Tesla ha collocato 14 colonnine Supercharger stations. E il costruttore ha già completato una rete coast-to-coast negli Stati Uniti, unendo Los Angeles a New York. Partner dell'azienda americana sono Panasonic e Daimler. Tesla Model S è un'auto che costa circa 70 mila dollari. Nel giro di un anno sarà accompagnata da un Suv, il Model X, che secondo dati della Casa avrebbe già raggiunto un potenziale prenotazioni di 12 mila unità.