"Solvay è Parte Civile, non imputata, nel processo contro ex manager della società (Mont)Edison, accusati per fatti di avvelenamento e disastro dolosi commessi prima che il Gruppo Solvay, nel maggio 2002, acquisisse da (Mont)Edison il sito industriale di Bussi sul Tirino". Così l'azienda chimica belga replica alle notizie diffuse dopo la relazione dell'Istituto superiore di sanità sui veleni della discarica di Bussi, nel Pescarese.
L'azienda sottolinea quindi come sia necessario "distinguere nettamente questo processo contro ex dirigenti (Mont)Edison/Ausimont, pendente in Corte d'Assise di Chieti, dalle recenti indagini preliminari, condotte dalla Procura di Pescara nei confronti di sette manager Solvay, che riguardano una presunta omessa bonifica di tre altre discariche minori a nord del sito industriale e una supposta insufficienza della barriera idraulica installata da Solvay quale proprietaria non responsabile dell'inquinamento del sito".
In seguito alla chiusura delle indagini preliminari, "i legali di Solvay - prosegue la nota - si apprestano a chiedere l'archiviazione delle accuse, generate da un'infondata e ovviamente interessata denuncia presentata da Edison".
Nel processo già in corso a Chieti, sottolinea Solvay, "la Corte di Assise ha respinto il tentativo (il quarto dall'inizio del procedimento penale) delle difese degli imputati (Mont)Edison di escludere dal processo le tre parti civili Solvay. Il ministero dell'Ambiente e tutte le parti civili, incluse le tre società del Gruppo Solvay parti civili, hanno citato (Mont)Edison nel processo come responsabile civile per il fatto dei suoi ex manager. Il ministero dell'Ambiente, inoltre, ha depositato alla prima udienza del processo una consulenza che quantifica gli ingenti danni ambientali che (Mont)Edison, in qualità di responsabile civile, sarà chiamata a risarcire".
Solvay chiederà infatti "a (Mont)Edison il risarcimento dei danni subiti, oltre che nel procedimento penale avviato innanzi alla Corte di Assise di Chieti, anche nel pendente arbitrato internazionale da lei intentato, contestandole gravi violazioni contrattuali e comportamenti dolosi, avvenuti in occasione della vendita di Ausimont nel 2001/2002, che includeva tra gli altri anche il sito industriale di Bussi".