Circa un mese fa nel cuore di Matera è stato inaugurato il primo Bene Fai della Basilicata: Casa Noha, un nuovo cancello d'ingresso per visitare l'antica Civita. Un'opportunità di scoperta della città attraverso un inedito percorso multimediale. Un Bene che non è solo un luogo della memoria ma anche un centro di conoscenza, un punto di partenza per scoprire una storia preziosa e delicata.
MATERA, UNA STORIA SCRITTA NEL TUFO – Per carpire l'anima della città non esiste un mezzo migliore di una bella passeggiata a piedi su e giù per i suoi vicoli, perdendosi attraverso le sue innumerevoli bellezze. Tutto l'abitato è costituito da migliaia di “abitazioni troglodite” (testimonianza del concetto primordiale di casa, chiese rupestri (dal 1978 inserite nel Parco archeologico storico naturale delle chiese rupestri del Materano www.parcomurgia.it) ed è diviso in innumerevoli “vicinati”: gli antichi quartieri. Il cuore della città antica, detto “Civita”, sorge su un alto picco roccioso e la Piazzetta Pascoli rappresenta il punto panoramico più interessante di tutta Matera.
Da qui potrete ammirare lo straordinario paesaggio dei Sassi e dell'altopiano della Murgia. Se invece avete voglia di visitare una delle più alte testimonianze architettoniche dirigetevi in Piazza Duomo dove si erge la Cattedrale di Santa Maria della Bruna, pregevole esempio di stile romanico-pugliese, che porta il nome della patrona della città. Ai due lati del centro storico sorgono poi due depressioni naturali, due mezzi imbuti che ricordano l'Inferno di Dante, con i due “Sassi”: il quartiere Barisano e il Caveoso dove sorge l'omonima chiesa costruita cinquecento anni fa proprio sulla soglia di uno strampiombo.
Poco distante da qui si trova poi il piccolo Monte Errone nella cui roccia è stata scavata una delle chiese rupestri più belle e antiche di Matera: Santa Maria de Idris con i bellissimi affreschi raffiguranti la testa di S. Andrea e quelli della Madonna con Bambino. A strapiombo sulla Gravina, sulla strada per il lago S. Giuliano e sotto un vigneto si trova poi la suggestiva Cripta del Peccato Originale con un ciclo di affreschi tra i più importanti del X secolo. Tra le innumerevoli chiese rupestri spicca anche il Parco dei Monaci, il complesso più interessante per aspetti paesaggistici.
Da qui potrete ammirare lo straordinario paesaggio dei Sassi e dell'altopiano della Murgia. Se invece avete voglia di visitare una delle più alte testimonianze architettoniche dirigetevi in Piazza Duomo dove si erge la Cattedrale di Santa Maria della Bruna, pregevole esempio di stile romanico-pugliese, che porta il nome della patrona della città. Ai due lati del centro storico sorgono poi due depressioni naturali, due mezzi imbuti che ricordano l'Inferno di Dante, con i due “Sassi”: il quartiere Barisano e il Caveoso dove sorge l'omonima chiesa costruita cinquecento anni fa proprio sulla soglia di uno strampiombo.
Poco distante da qui si trova poi il piccolo Monte Errone nella cui roccia è stata scavata una delle chiese rupestri più belle e antiche di Matera: Santa Maria de Idris con i bellissimi affreschi raffiguranti la testa di S. Andrea e quelli della Madonna con Bambino. A strapiombo sulla Gravina, sulla strada per il lago S. Giuliano e sotto un vigneto si trova poi la suggestiva Cripta del Peccato Originale con un ciclo di affreschi tra i più importanti del X secolo. Tra le innumerevoli chiese rupestri spicca anche il Parco dei Monaci, il complesso più interessante per aspetti paesaggistici.
CASA NOHA, PASSATO E FUTURO - La nuova vita di Casa Noha dall'alto del Sasso Caveoso, proprio vicino alla Cattedrale, è iniziata qualche anno fa, durante una serata in famiglia trascorsa davanti alla televisione. Dallo schermo l'allora capo Delegazione FAI di Matera, Attilio Caruso, sta raccontando la missione della Fondazione. Il pensiero dei tre anziani fratelli Fodale vola subito alla loro Casa Noha, cinque vani nel cuore dei Sassi, ora cadenti in quanto abbandonati in seguito alla Legge Straordinaria del 1952, amata eredità di famiglia condivisa con i cugini Latorre. Sono già state offerte alcune decine di migliaia di euro per il loro acquisto, ma dove finiranno così la storia e le memorie private scritte nel tufo di quelle pareti? La decisione è presa: nel 2004 le famiglie Fodale e Latorre donano Casa Noha al FAI, sarà un luogo aperto a tutti e diventerà il primo Bene della Fondazione in Basilicata.
Un gesto generoso di persone innamorate del loro territorio e desiderose di condividerne la bellezza e l'identità ma anche di donare a chiunque lo voglia la storia narrata dai muri di pietra della Casa “...In quella casa… la nostra famiglia aveva vissuto poveramente, ma aveva vissuto. In quelle stanze ci sono i nostri ricordi, c'è la vita dei nostri antenati…”. Una volontà che il FAI ha rispettato con un progetto multimediale che ha trasformato questo luogo in una porta virtuale verso la comprensione della città, del suo passato, del suo spirito. Ma qual è la storia di Casa Noha? Il Palazzo originario risale al XVI secolo e fu costruito per rispondere ai bisogni della nobiltà materana cui l'estinta famiglia Noha – di cui si hanno notizie a partire dal Quattrocento – apparteneva.
Oggigiorno invece, grazie ad un accurato intervento conservativo, Casa Noha è diventata tante cose: un punto d'informazione, un ingresso per Matera e un luogo della memoria affollato dalle voci che narrano la sua storia, così ben conservata e così multiforme. Una storia raccontata in modo superbo dal filmato ideato da Giovanni Carrada e proiettato sulle pareti di sasso dell'abitazione: “I Sassi invisibili. Viaggio straordinario nella storia di Matera”. Qualche informazione utile: Casa Noha si trova in Recinto Cavone 9 vicino alla Cattedrale. Orario d'apertura: tutti i giorni tranne i lunedì non festivi dal 1 marzo al 6 gennaio dalle 10.00 alle 18.00. Durata della visita circa 30 minuti. A sostegno delle attività di Casa Noha il FAI chiede un contributo di 4 euro. Inoltre per i più tecnologici c'è l'APP Matera Invisibile che accompagna il visitatore attraverso i vicoli della città. L'app è scaricabile gratuitamente da www.materainvisibile.it.
Per maggiori informazioni: www.aptbasilicata.it
Per conoscere il meteo su Matera in tempo reale, consulta le previsioni di Meteo.it
E se avete voglia di scoprire qualche curiosità su Matera e dintorni guardate questo video
Un gesto generoso di persone innamorate del loro territorio e desiderose di condividerne la bellezza e l'identità ma anche di donare a chiunque lo voglia la storia narrata dai muri di pietra della Casa “...In quella casa… la nostra famiglia aveva vissuto poveramente, ma aveva vissuto. In quelle stanze ci sono i nostri ricordi, c'è la vita dei nostri antenati…”. Una volontà che il FAI ha rispettato con un progetto multimediale che ha trasformato questo luogo in una porta virtuale verso la comprensione della città, del suo passato, del suo spirito. Ma qual è la storia di Casa Noha? Il Palazzo originario risale al XVI secolo e fu costruito per rispondere ai bisogni della nobiltà materana cui l'estinta famiglia Noha – di cui si hanno notizie a partire dal Quattrocento – apparteneva.
Oggigiorno invece, grazie ad un accurato intervento conservativo, Casa Noha è diventata tante cose: un punto d'informazione, un ingresso per Matera e un luogo della memoria affollato dalle voci che narrano la sua storia, così ben conservata e così multiforme. Una storia raccontata in modo superbo dal filmato ideato da Giovanni Carrada e proiettato sulle pareti di sasso dell'abitazione: “I Sassi invisibili. Viaggio straordinario nella storia di Matera”. Qualche informazione utile: Casa Noha si trova in Recinto Cavone 9 vicino alla Cattedrale. Orario d'apertura: tutti i giorni tranne i lunedì non festivi dal 1 marzo al 6 gennaio dalle 10.00 alle 18.00. Durata della visita circa 30 minuti. A sostegno delle attività di Casa Noha il FAI chiede un contributo di 4 euro. Inoltre per i più tecnologici c'è l'APP Matera Invisibile che accompagna il visitatore attraverso i vicoli della città. L'app è scaricabile gratuitamente da www.materainvisibile.it.
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