Finalmente da oggi, quando i più sofisticati amanti del caffè richiederanno tutte le caratteristiche della bevanda che stanno gustando, il barista potrà soddisfare al 100% le richieste del cliente, perché Illycaffè e Lavazza hanno scoperto il DNA del caffè arabica.
Le due aziende italiane hanno presentato il risultati del progetto di sequenziamento del genoma di Coffea arabica. Si tratta di un unicum nel panorama della ricerca genomica mondiale, che apre la strada a futuri sviluppi dal punto di vista scientifico e agroalimentare, con conseguente ricaduta a livello economico lungo tutta la filiera del caffè e con il coinvolgimento di tutti i Paesi produttori e consumatori.
La ricerca è stata condotta dall'università di Padova, Trieste e dall'Istituto di Genomica Applicata di Udine, con il coordinamento del professor Giorgio Graziosi di DNA Analytica Srl, spin off dell'Università di Trieste. Il progetto di sequenziamento del genoma ha permesso per la prima volta di decodificare la base genetica di questa tipologia di caffè che ne rappresenta il 70% della produzione mondiale e permetterà di apportare un grande miglioramento delle pratiche agronomiche e di assistere a un incremento della produttività delle coltivazioni di caffè.
Grazie alla recente scoperta si potranno individuare, ad esempio, i geni che danno maggiore resistenza alle malattie e alle infezioni delle piante e ottenere un migliore adattamento alle coltivazioni in condizioni del terreno e climatiche sfavorevoli. Il sequenziamento del genoma di Arabica permetterà di apportare un significativo miglioramento delle pratiche agronomiche e, in generale, di assistere a un incremento della produttività delle coltivazioni di caffè. Sarà possibile, ad esempio, ottenere una sincronia di maturazione dei frutti.
Si potranno individuare i geni che conferiscono maggiore resistenza alle malattie e alle infezioni delle piante e ottenere un migliore adattamento delle coltivazioni