Rivoluzione in Gran Bretagna. I testamenti potranno essere redatti secondo i dettami della Sharia, la legge islamica. Donne, non credenti e figli nati fuori dal matrimonio o adottati potranno essere esclusi dall'eredità. Sono state infatti elaborate nuove linee guida per notai e avvocati con l'obiettivo di redigere atti riconosciuti dai tribunali britannici ma che abbiano allo stesso tempo specifiche caratteristiche conformi alle regole musulmane.
La notizia ha fatto in poco tempo il giro del Regno Unito creando non poche polemiche. "Questi ultimi sviluppi sono molto preoccupanti, farebbero rivoltare le suffragette nella tomba", dichiara la baronessa Caroline Cox, membro della camera dei Lord impegnata in campagne per la protezione delle donne dalle discriminazioni a sfondo religioso.
Ma "The law society", l'associazione degli avvocati di Inghilterra e Galles da cui è partita la riforma delle linee guida, difende la propria scelta: "E' volta a promuovere una buona pratica", spiega il presidente Nicholas Fluck.
Seguendo la Sharia, chi non crede potrà essere escluso dal testamento. Alle donne e ai figli nati fuori dal matrimonio, invece, potrebbe non essere riconosciuto il medesimo diritto di eredità disposto per gli uomini.
"Si rischia di far emergere un sistema legale parallelo", avvertono i sudditi di Sua maestà più critici rispetto alle nuove disposizioni.