Safety first, la sicurezza prima di tutto. Tgcom24 è stata a Goteborg, quartier generale di Volvo, per conoscere le più recenti innovazioni in materia di sicurezza. L'azienda svedese ha costruito sulla protezione dei passeggeri in auto tutta la sua reputazione. È Volvo che per prima ha installato a bordo le cinture di sicurezza, e sempre in una Volvo c'erano i primi airbag. Oggi la nuova frontiera della sicurezza in auto si chiama “Autonomous Driving”, in pratica la guida automatizzata, con veicoli in grado di procedere da soli. Eliminando l'errore umano.
Ed è proprio dall'errore umano che sono partiti i progettisti Volvo nella loro “lezione” di Goteborg, con i tristi risultati di una ricerca e una dimostrazione pratica degli effetti di questi presso il loro Safety crash test Center. Effetti devastanti: a “soli” 60 km/h un tamponamento produce conseguenze drammatiche, oltre quella velocità c'è da sperare solo in un miracolo o nella fortuna per uscirne indenni. Il tamponamento è un evento quasi sempre causato dall'errore umano, perché troppo spesso i guidatori sottovalutano o fanno fatica a rispettare le corrette distanze dal veicolo che ci precede, un comportamento sbagliato e più diffuso del superamento dei limiti di velocità.
A Goteborg Volvo ha illustrato alla stampa europea gli esiti dei suoi crash test sulla sicurezza e le caratteristiche del progetto di guida automatica. L'obiettivo è portare già nel 2017 un centinaio di queste vetture sulle strade della seconda città svedese. Poi magari, entro il 2020, progettare una gamma veicoli che elimini del tutto gli errori imputabili alla componente umana. Il progetto pilota messo in piedi lo scorso anno da Volvo si chiama “Sartre project”, con una colonna di veicoli composta da un camion guidato da un uomo e seguito da tre auto a guida automatizzata, convoglio che ha percorso strade e autostrade, tratti veloci e curve comprese in vari Paesi d'Europa. L'ostacolo si chiama "legge", tocca infatti al diritto stabilire e normare questo tipo di circolazione.