E' di qualche milione di euro il bottino portato a casa dai rapinatori che hanno assaltato un furgone portavalori sulla Statale 131, in Sardegna. Il commando, composto da persone armate di pistole e fucili mitragliatori, oltre al denaro, ha portato via anche 5 pistole e un fucile dei 3 vigilantes. Prima di fuggire, i banditi hanno tentato di incendiare il furgone. La strada, all'altezza di Sanluri (Cagliari), è stata chiusa.
L'assalto è avvenuto all'altezza di Villagreca, a 30 chilometri da Cagliari. I malviventi avrebbero esploso alcuni colpi di arma da fuoco per bloccare il mezzo della società "Vigilanza Sardegna" e minacciare le guardie giurate. Tutta la zona dove è stato compiuto l'assalto è stata interdetta dalle forze dell'ordine e la Statale 131 chiusa al traffico in direzione nord, dal km 34,050 al km 40,800, nel territorio comunale di Serrenti, in provincia del Medio Campidano. Il traffico nella zona è andato in tilt.
Un colpo progettato nei minimi dettagli - L'assalto è stato messo a segno da una decina di malviventi, tra chi ha materialmente partecipato al colpo, sparando cinque colpi di pistola ai vetri e alle ruote di uno dei due furgoni presi di mira, e chi guidava gli altri mezzi utilizzati per bloccare il portavalori. Il commando sarebbe arrivato dal Nuorese. Secondo i vigilantes rapinati, infatti, i banditi avevano uno spiccato accento della Barbagia.
Ben cinque i mezzi utilizzati per l'assalto: due auto che procedevano davanti ai furgoni e usate poi per la fuga, il camion che mettendosi di traverso ha fermato il portavalori rapinato, un Fiorino che seguiva i due mezzi ed un'Audi A6 (queste ultime due risultate rubate) col quale i banditi hanno simulato un guasto e rallentato la corsa dei due furgoni della "Vigilanza Sardegna".