Ci sono diversi modi di salutare la primavera appena sbocciata. Uno di questi è quello di sentire una nuova voglia di positività, anche nelle relazioni. Sembra scontato, eppure non è sempre così facile riconoscere chi frequentare e chi lasciare andar via. Uno dei criteri per comprenderlo è ascoltare che cosa le persone – con cui siamo entrati in contatto – ci hanno lasciato dentro di noi alla fine della giornata. Gli psicologi spiegano che se ci accorgiamo che sul conto di una persona ci eravamo illusi, rimane dentro di noi il senso di delusione, quando non addirittura un senso di malinconia o di "svuotamento".
Il momento migliore per ascoltare le proprie sensazioni? La sera, quando stiamo per andare a dormire, perché facciamo un inconscio ripasso della giornata. In caso di sensazioni sgradevoli, è bene interrogarsi sugli effetti che alcune persone hanno su di noi. Naturalmente non bisogna essere frettolosi nei giudizi né correre a “tagliare” quelle persone che, in maniera episodica, hanno dato origine a sentimenti negativi. Equivarrebbe a condannarsi alla solitudine, spinta da una selezione troppo rigida. È bene invece chiedersi se ha senso continuare a circondarsi di alcune persone solo se il disagio continua con l'aumentare della frequentazione.
A volte non siamo immediatamente in grado di individuare che cosa di loro ci ha ferito. Sono proprio gli atteggiamenti meschini, gelosi o distruttivi (e la lista potrebbe continuare) a succhiarci l'energia vitale, e a farci arrivare distrutti sino a sera, come se appunto qualcuno ci avesse fatto precipitare nel vuoto. In questi casi è bene porre le distanze da queste persone.
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La buona notizia è che con l'esperienza si riesce a distinguere le persone positive da quelle negative. A mano a mano che l'esperienza si arricchisce di nuovi vissuti, la nostra psiche ne viene rafforzata: in questo modo l'allontanamento dalle persone negative diventa automatico. Il meccanismo di fuga dalla negatività e ricerca della positività è molto più semplice di quello che si pensa: il soggetto più maturo semplicemente non prova più interesse ad avvicinare e conseguentemente a frequentare persone che non sente arricchenti. Quella dello scambio arricchente è una buona metafora per comprendere le persone da frequentare. Se dopo una giornata trascorsa insieme, ci si sente più arricchiti, si sta bene, allora vuol dire che nell'incontro ha circolato positività. Se invece le nostre aspettative su alcune persone sono deluse sarebbe meglio comprendere che, per il nostro benessere, non è una buona idea mantenere in vita le frequentazioni con tali persone.