La Turchia ha bloccato l'accesso a Twitter. Lo riferisce il quotidiano Hurriyet. Il premier Erdogan aveva minacciato il blocco del social network dopo la pubblicazione di intercettazioni telefoniche compromettenti. "Noi sopprimeremo Twitter. Me ne frego di quello che potrà dire la comunità internazionale", aveva dichiarato il premier. Ma il presidente, Abdullah Gul, e il vicepremier, Bulent Arinc, aggirano il blocco e postano il loro dissenso.
"Una chiusura totale delle reti sociali non può essere approvata. Spero che questa situazione non duri a lungo". E' quanto ha scritto Gul sul proprio account Twitter.
Critico anche il numero due di Erdogan, che ha aggirato il blocco per pubblicare il suo programma della giornata. I rapporti tra il premier il suo vice da tempo non sono idilliaci. Arinc, considerato un moderato, fu infatti il sostenitore del dialogo con i manifestanti di Gezi Park che incendiarono Istanbul lo scorso anno.
L'Ue condanna: "Censura" - La commissaria europea per le nuove tecnologie, Neelie Kroes, ha condannato l'iniziativa di Ankara. "L'interdizione di Twitter in Turchia è senza fondamento, inutile e vile - ha scritto la commissaria proprio sul social network -. Il popolo turco e la comunità internazionale vedranno questo come una censura. Cosa che è davvero".
Google respinge richiesta rimuovere video Youtube - Google ha respinto la richiesta del governo turco di rimuovere da YouTube i video sulla presunta corruzione del governo. Lo riporta il Wall Street Journal, sottolineando che il rifiuto di Google potrebbe tradursi nella decisione di Ankara di bloccare l'accesso a YouTube, dopo che è stato bloccato quello a Twitter.