AD APRILE IL VIA LIBERA

Unione bancaria, verso l'ok definitivo C'è l'accordo Consiglio-Parlamento Ue

Raggiunta l'intesa sul meccanismo di risoluzione e sul fondo salva-banche. Ad aprile il Parlamento può votare il via libera definitivo

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Superato l'ultimo scoglio per l'Unione bancaria: il Consiglio e il Parlamento Ue hanno raggiunto un'intesa sull'ultimo pilastro, il meccanismo di risoluzione e il fondo salva-banche. Ora l'ultima plenaria di aprile del Parlamento può votare il via libera definitivo.

"L'accordo risponde a tutti i dubbi del Parlamento: il processo decisionale per chiudere una banca è ora più rapido e si riuscirà a prendere una decisione in un weekend, l'influenza degli Stati in tutto il processo è stata ridimensionata, nascerà fin da subito una linea di credito a cui potrà accedere il fondo salva-banche e la mutualizzazione dei compartimenti nazionali del fondo sarà più rapida", ha spiegato al termine della maratona negoziale uno dei relatori del Parlamento Ue, Elisa Ferreira.

L'intesa prevede inoltre che il fondo salva-banche nasca più in fretta: 8 anni invece di dieci, e richiede che sia stabilita una linea di credito prima che il meccanismo di risoluzione entri in vigore, perché il dubbio è che il fondo non abbia abbastanza risorse i primi anni, visto che raggiungerà la sua capacità totale (55 miliardi) solo alla fine degli otto anni. Anche per questo la mutualizzazione sarà accorciata: il 40% della capacità dei compartimenti nazionali sarà messa in comune il primo anno, il 20% nel secondo, il resto diviso in parti uguali nei successivi sei anni. Questo consentirà al fondo di poter contare sul 60% delle risorse complessive nei primi due anni.

Barroso: "Processo finito, ora aiuto a credito" - "L'accordo di oggi sul meccanismo unico di risoluzione completa l'Unione bancaria, rafforza la fiducia e la stabilità nei mercati finanziari e aiuta a ristabilire la trasmissione del credito all'economia reale. Avevamo promesso di farlo in tempo per questo Parlamento e l'abbiamo fatto": così il presidente della Commissione Ue, Josè Barroso. Per il commissario al mercato interno, Michel Barnier, "è un passo enorme verso l'allineamento della supervisione e della risoluzione a livello centrale".