Renzi-Hollande, intesa su crescita e lavoro Premier italiano: a luglio pacchetto riforme
Francia e Italia d'accordo su tutti i fronti: dal piano delle politiche energetiche alla politica estera, dalla Unione europea all'occupazione. Matteo Renzi al termine del bilaterale ha ribadito: "L'Europa non è il nemico l'Europa siamo noi". François Hollande: " Matteo arriva in un momento importante per la Ue"
Francia e Italia hanno "le stesse priorità", tra cui "la necessità di un'altra Europa, più politica, più semplice, che concentri la sua azione" su alcuni punti come "crescita e occupazione". E' quanto emerso durante il bilaterale tra il premier Matteo Renzi e il presidente François Hollande all'Eliseo. A partire dal primo luglio, l'Italia presiederà la presidenza della Ue. Sarà un momento decisivo "per dare insieme impulso ai nuovi orientamenti".
Renzi: "A luglio pacchetto riforme" - Dopo il vertice di Parigi che ha segnato l'inizio degli appuntamenti sulla disoccupazione giovanile, il "prossimo sarà a Roma" a luglio: "Noi siamo messi peggio sul fronte della disoccupazione giovanile, e il pacchetto di riforme dovrà vedere un passo significativo". Lo ha detto il premier Matteo Renzi nella conferenza stampa a margine dell'incontro, all'Eliseo, con il suo omologo franceseFrançois Hollande. Il presidente del Consiglio ha spiegato: "La nostra sfida è cambiare insieme l'Europa".
Renzi: "Non sforeremo il tetto del 3%" - "Non ci sarà nessuno sforamento del tetto del 3%. Quando parlo di stabilità, parlo di quello interno dei singoli Paesi. C'è invece un margine tra il 2,6% e i 3%, che potremo eventualmente utilizzare, sempre rispettando i limiti", ha proseguito il presidente del Consiglio italiano nel corso della conferenza stampa. "Tutti i vincoli saranno rispettati", ha assicurato.
Renzi: "Ue sia vicina a Paesi, Italia rispetterà impegni" - "Certo, pensiamo che nel rispetto dei vincoli dobbiamo riflettere insieme con la nuova Commissione come l'Europa aiuterà i Paesi membri sulla crescita e sull'occupazione - aggiunge Renzi -. E' da 20 anni che il nostro Paese ha un surplus primario, ma oggi viviamo una fase di difficoltà". "Per cambiare abbiamo bisogno di rispettare le regole, che non vengono da un nemico ma da noi stessi, e contemporaneamente dire che l'attenzione alla crescita e ai problemi di chi sta male - ribadisce il premier - è prioritaria".
Renzi: "L'Europa non è il male, l'Europa siamo noi" - "Sono 20 anni che il nostro Paese - ha spiegato Renzi - ha un surplus primario, un avanzo primario importante. Ma viviamo una fase di difficoltà economica ed occupazionale". "Per cambiare serve il rispetto di regole che non vengono da un nemico ma da noi stessi, l'Europa. E sia priorità l'attenzione a chi sta male", ha aggiunto.
Renzi: "Se non cambiamo, partiti populisti avranno successo" - Matteo Renzi ha poi ribadito la necessità di cambiare verso in Ue per mettere in quarantena la dilagante ondata di antieuropeismo."I partiti populisti antieuropei - ha detto - avranno successo se noi non saremo consapevoli che l'Europa deve essere rispettata ma anche cambiata". "Lavorare insieme per riportare i cittadini a credere nell'Europa. L'Europa non è il nostro nemico ma il nostro partner, l'Italia deve rispettare i propri vincoli, perché lo deve ai propri figli", ha poi concluso.
Hollande: "Ora riforme, inaccettabili dati disoccupazione" - "Dobbiamo fare delle riforme, il presidente Renzi ne ha annunciate per l'Italia e dobbiamo farne anche noi. Queste riforme hanno molti punti in comune". Lo ha detto il presidente François Hollande durante la conferenza stampa con il premier Matteo Renzi. La "prossima tappa dell'Ue, su iniziativa della Francia e di altri Paesi, come l'Italia, è la crescita e l'occupazione, soprattutto giovanile" perché "ha raggiunto livelli inaccettabili".
Hollande: "Matteo arriva in momento fondamentale per la Ue" - "Ho sempre trovato nell'Italia, con Monti prima e Letta poi, un partner per andare in direzione dell'Europa della crescita. Ora Matteo arriva in un momento essenziale per l'Europa, alla vigilia del rinnovo del Parlamento. Francia e Italia hanno più bisogno di far sentire la propria voce", ha sottolineato il presidente francese.
Hollande: "Con crescita più facile controllo conti pubblici" - "Dobbiamo dare più forza a crescita e lavoro" anche nella prospettiva del controllo dei conti pubblici: ha evidenziato Hollande. "La posta in gioco è più crescita" perché con questa "è più facile ottenere risultati su disavanzi e debiti pubblici", ha aggiunto il presidente francese.
Hollande: "Da lunedì sanzioni contro Mosca" -"Il referendum in Crimea non è conforme al diritto internazionale né a quello interno, la Francia come l'Ue non riconoscerà la validità di questa pseudo-consultazione", ha poi ribadito Holande. "I ministri degli Esteri europei hanno definito una serie di sanzioni e se lunedì non ci sarà una de-escalation saranno applicate sanzioni su patrimoni finanziari e visti", ha concluso.
Intesa sulla politica energetica - Intesa anche sul piano delle politiche energetiche. Nel documento dell'Eliseo a margine dell'incontro si dichiara infatti che la Francia e l'Italia "desiderano entrambe contribuire allo sviluppo della politica europea dell'energia, fondata sulla sicurezza degli approvvigionamenti, la protezione dell'ambiente e la competitività".
Convergenza sull'Ucraina -C'è "totale convergenza" fra Italia e Francia anche in politica estera, in particolare sull'Ucraina. "Come Hollande - sottolinea la presidenza francese - Renzi si è recato a Tunisi per sostenere il simbolo di una 'primavera araba' riuscita e la scelta di una vera transizione democratica. Più in generale, i due Paesi cooperano su tutti i temi importanti mediterranei: Siria, Libia, immigrazione. Sull' Ucraina, l'ultimo Consiglio Ue ha consentito di stabilire una totale convergenza di vedute".
Partito il tour europeo di Renzi Partito il tour europeo del premier Matteo Renzi: oggi è a Parigi da Francois Hollande, mentre lunedì raggiungerà Berlino per l'atteso colloquio con la cancelliera Angela Merkel, infine a Bruxelles per il Consiglio europeo. In agenda le riforme che Renzi intende fare, senza sforare i parametri europei, per riavviare l'economia, cambiare e semplificare le politiche del lavoro, e far tornare a crescere i consumi.
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