ERA GIA' STATO CONDANNATO

Bergamo, uccide prostituta a calci e pugni, poi tenta il suicidio: preso

Il corpo della donna, di origine albanese, è stato trovato in un container all'esterno di un casolare abbandonato di Cene

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Ha ucciso a calci e pugni una prostituta romena di 28 anni, ha nascosto il cadavere in un container vicino a un casolare di sua proprietà a Cene, in provincia di Bergamo, e ha poi tentato di togliersi la vita accoltellandosi all'addome. Un camionista bergamasco, Isaia Schena, è piantonato in ospedale dai carabinieri. Già condannato a tre anni per violenza sessuale e lesioni nei confronti di un'altra donna, è ora accusato di omicidio.

Per il 37enne non si tratta della prima aggressione ai danni di una prostituta. Proprio per questo nel piccolo centro scorre molta rabbia, ben sintetizzata dalle parole del sindaco, Cesare Maffeis: "Una persona che questi trascorsi, e che pare frequentasse anche gli ambienti della droga, cosa ci fa libera, in giro? Doveva stare in carcere o in una comunità".

Secondo i carabinieri di Clusone sarebbe stato lui a massacrare di botte la povera ragazza sul monte Bue: l'accusa è di omicidio volontario.

La prostituta era stata caricata in auto in zona e poi i due si erano spinti verso una strada isolata che conduce a un casolare di proprietà dell'uomo. Lì è avvenuta la tragedia, i cui motivi sono ancora da chiarire. Una volta uccisa la ragazza, Schena si è liberato del corpo. Il cadavere è stato però ritrovato poco dopo.

Schena non è in pericolo di vita, anche se i medici si riservano la prognosi.