Renzi: "Entro martedì la legge elettorale e mercoledì taglio le tasse"
Il premier in diretta a "Che tempo che fa" annuncia le misure del suo governo previste per questa settimana. "Cento euro in più in busta paga", promette Renzi
La legge elettorale "è a un passo dal traguardo. Domani si finisce. Al massimo martedì mattina". Lo dice Matteo Renzi a "Che tempo che fa", promuovendo la riforma perché "porta al ballottaggio e impedisce larghe intese e giochini da prima Repubblica, e riduce il potere dei partitini". Il premier poi annuncia il taglio delle tasse: "Mercoledì per la prima volta si abbassano le tasse. Non ci crede nessuno? Lo vediamo, si tratta di 10 miliardi".
Tagliare Irap o Irpef? Polemiche imbarazzanti - "Il pacchetto di misure lo presentiamo mercoledì con le entrate e le uscite. Non ritengo giusto che ne parli oggi ma trovo abbastanza imbarazzante che per anni si sono aumentare le tasse, ora che si stanno abbassando sono iniziate le polemiche "le abbassi agli altri e non a me". Così Renzi, annunciando l'intervento sulle tasse entra nella polemica sul reperimento dei fondi. Il fisco, dice il premier, non deve essere "un nemico" e il governo agirà per questo, ad esempio "con la dichiarazione precompilata che invieremo a casa".
Arriverà l'assegno di disoccupazione - "L'assegno di disoccupazione arriverà con un ddl che impone la riorganizzazione degli strumenti di ammortizzazione sociale". Lo dice Matteo Renzi che chiede "un altro impegno. Al disoccupato dò il contributo ma lui non sta a casa o al bar ma mi da una mano per le cose che servono. Ti do una mano e tu mi dai una mano ad aiutarti". Il premier lancia poi una critica verso l'Unione Europea: "La regola del 3% sul deficit/Pil è una norma concettualmente antiquata ormai, ma noi la rispetteremo finché non sarà cambiata, non cambieremo le regole in modo unilaterale".
Bacchettata ai sindacati: "Mettano online loro spese" - "Sulla riforma degli ammortizzatori sociali se avremo i sindacati contro ce ne faremo una ragione". Matteo Renzi non rallenta dinnanzi alla possibile ostruzione alle riforme da parte dei sindacati dei lavoratori. "Quando incontro Landini (leader della Fiom ndr) ho sempre qualcosa da imparare ma anche i sindacati dovrebbero fare altrettanto quando chiedono trasparenza e tagli alla politica: mettano le loro spese online come chiedono al governo da tempo".
"Ascoltiamo tutti ma sappiamo cosa fare" - "Ascoltiamo Confindustria, ascoltiamo i sindacati. Noi ascoltiamo tutti, ma cosa dobbiamo fare lo sappiamo: lo faremo non pensando alle associazioni di categoria ma alle famiglie e alle imprese". Dice il presidente del Consiglio Matteo Renzi parlando degli intereventi che saranno varati mercoledì: "Oggi la priorità è garantire competitività al sistema Paese cambiando il modello di business, e dire alle famiglie che guadagnano meno di 1.500 euro al mese e non ce la fanno che se si riesce a dare loro qualche decina di euro al mese in più quei soldi vanno non nel risparmio ma nel circuito economico. In questo scenario - puntualizza - non dobbiamo pensare a un derby Confindustria-Cgil; perché se cominciano così possiamo chieder loro: cosa han fatto fino a ora?".
Cantone guiderà Autorità contro la corruzione - "Mercoledì Raffaele Cantone sarà indicato capo dell'Autorità contro la corruzione". "Cantone - dice Renzi - è un giudice in prima linea contro la camorra. Lo proporrò come riferimento contro la corruzione". "Nel mondo siamo percepiti come un Paese corrotto. Per prima cosa, bisogna smettere di rubare e che chi ruba paghi. Ma c'è un passaggio ulteriore: se l'autorità anticorruzione prevista da Monti parte, nei ranking internazionali l'Italia recupera 10 posizioni. Ma c'è bisogno di persone valide", aggiunge.
Parità di genere? Spero in accordo - "Se troviamo una soluzione che va bene a tutti sono felice, è giusto che sia scelta politica". Afferma Renzi soffermandosi sul nodo della parità di genere nell'Italicum. Tema che "non si affronta solo con una discussione sulle poltrone in Parlamento", aggiunge.
Subito 2,5 miliardi in edilizia scolastica - Per il piano di edilizia scolastica "ci sono più di 2,5 miliardi di euro pronti per essere spesi", aggiunge Renzi. "Per le scuole si iniziano a spendere i soldi già ci sono", dice spiegando che "a Palazzo Chigi sarà istituita "una struttura ad hoc, una unità di missione" che aiuterà sindaci e comuni a spendere meglio i fondi. Renzi ha annunciato che giovedì incontrerà Renzo Piano. Il premier parla anche dei soldi non spesi dall'Ue: "I fondi di coesione sono stati spesi per una parte marginalissima, meno del 10%. Questi soldi dobbiamo abituarci a spenderli bene e subito e consentire ai cittadini di verificare come sono stati spesi".
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