Un uomo di 52 anni, Salvatore Marsiglia, è stato ucciso a Cesano Maderno (Monza e Brianza) dalla moglie e dalla figlia che lo hanno accoltellato e colpito con un martello. Le due donne, Maria Rosa Saitta, di 54 anni e Jessica Marsiglia di 25, sono finite in carcere, a Monza, accusate di omicidio volontario in concorso. Sembra che l'omicidio sia avvenuto al culmine di una lite.
La vittima, Salvatore Marsiglia, di 52 anni, lavorava presso un'azienda di serramenti di Desio (Monza e Brianza). Era senza lavoro da circa due anni e dallo scorso giugno percepiva una piccola indennità di disoccupazione, svolgendo alcuni lavoretti saltuari. I vicini lo descrivono come un uomo buono, mortificato da come si era "ridotto" da quando era senza lavoro.
Il pm della Procura della Repubblica di Monza che coordina le indagini, Salvatore Bellomo, ha interrogato i sospettati tutta la notte: oltre alle due donne ha sentito a lungo anche la madre della moglie (e nonna della figlia) e il fidanzato della più giovane, con la quale avrebbe dovuto sposarsi. All'arrivo dei carabinieri infatti erano tutti nella casa. Nonna e fidanzato vi sarebbero giunti però solo in un secondo momento, chiamati dalle due donne disperate dopo essersi rese conto di quanto avevano fatto. Nei loro confronti non è stato al momento contestato alcun reato.
Secondo la dinamica, ancora ipotetica, ricostruita dai carabinieri del Gruppo di Monza che hanno condotto le indagini, tutto è avvenuto in un breve lasso di tempo nell'appartamento, in via Calabianca 1, venerdì sera. I tre stavano guardando la tv quando è scoppiata la lite, in cucina. Sempre lì è proseguita fino a quando - non si sa se dopo essere stata aggredita o meno a mani nude dall'uomo - la moglie ha preso un coltello e l'ha colpito, pare diverse volte. Lui ha reagito, e forse stava riuscendo a sopraffare la donna (che è rimasta ferita a una mano nella colluttazione) quando in difesa di lei è intervenuta anche la figlia che lo ha colpito al capo con una martellata. A qual punto l'uomo è stramazzato al suolo.
Sulle prime si era anche pensato che le due subissero angherie dall'uomo ma di fatto ai carabinieri della Compagnia di Desio non risultano denunce o interventi in casa per litigi. I vicini stessi pare abbiano riferito di non sentire abitualmente schiamazzi o urla. Secondo alcuni la tensione si era alzata in famiglia da quando l'uomo era rimasto l'unico a non lavorare stabilmente, soprattutto in vista del matrimonio della figlia.