Il governo ha deciso di non impugnare la legge regionale abruzzese che consente l'erogazione su ricetta medica dei farmaci galenici a base di cannabinoidi. E' quanto si apprende da fonti di Palazzo Chigi. L'esecutivo conferma così l'orientamento positivo nei confronti dell'utilizzo di cannabis per finalità terapeutiche. La norma, promulgata a gennaio, prevede l'erogazione gratuita dei farmaci per cure in ambito sia ospedaliero sia domiciliare.
"Questa - commenta il consigliere regionale Maurizio Acerbo (Prc), che ha presentato la legge - è una vittoria del buon senso: già il ministero aveva autorizzato l'uso terapeutico e l'Abruzzo diventa capofila perché lo ha disciplinato. Perfino Giovanardi è favorevole all'uso medico dei cannabinoidi, ma queste buone intenzioni fino ad oggi non erano operative".
Secondo la legge regionale promulgata a gennaio, in base al piano terapeutico redatto da un medico specialista i cannabinoidi potranno essere prescritti anche dai medici di base. "Una scelta strategica", dice Acerbo.
Lorenzin: "Uso da tempo legittimo" - "La mancata impugnativa della legge regionale dell'Abruzzo numero 4 del 2014 è una non notizia. Ricordo che in Italia l'uso terapeutico di cannabinoidi è pienamente legittimo". Lo ha detto il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, a proposito della mancata impugnazione da parte del Cdm della legge abruzzese.