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La Gdf chiude 46 siti con film pirata

Molte le produzioni diffuse ancor prima dell'uscita in sala, come "La grande Bellezza" e "Sole a catinelle". Le indagini ora puntano sul giro d'affari pubblicitario

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I finanzieri delle Unità Speciali hanno chiuso 46 siti pirata che diffondevano migliaia film, tra i quali molti in prima visione assoluta quali "La grande Bellezza" e "Sole a catinelle". Il Nucleo speciale per la Radiodiffusione e l'Editoria della guardia di finanza ha denunciato alla Procura di Roma la diffusione illegale, ottenendo il decreto di sequestro.

Tra i siti chiusi spiccano Filmxtutti.org, Eurostreaming.org, Piratestreaming.tv, Filmstreamita.tv e Casacinemaz.net. Si tratta di siti, nella stragrande maggioranza dei casi, che si trovano all'estero. L'inchiesta, per il momento, è contro ignoti essendo i responsabili dei siti residenti all'estero, ma gli accertamenti sono destinati ad ulteriori sviluppi alla luce del giro d'affari legato alla pubblicità che ha fatto da sfondo alla visione delle opere cinematografiche.

Dietro la visione dei film c'è, infatti, un volume di compensi pubblicitari non indifferente. Per i casi di concorrenza illecita che verranno accertati la Procura procederà nei confronti dei committenti o delle agenzie pubblicitarie ritenuti responsabili.

La pirateria in Italia, secondo le stime, determina danni economici per svariate centinaia di milioni di euro l'anno, e sul versante occupazionale con la perdita di oltre 22.000 posti di lavoro nell'ultimo triennio, con particolare riferimento alla produzione, al sistema distributivo, alle sale cinema, ai creativi e agli artisti.

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