"ALLACCIATE LE CINTURE"

Ferzan Ozpetek: "Quella scena con Kasia e Francesco nudi sulla spiaggia"

Il regista racconta a Tgcom24 il nuovo film "Allacciate le Cinture" nelle sale dal 6 marzo

L'amore, il dolore, i tradimenti. Arriva nelle sale dal 6 marzo il nuovo, attesissimo, film di Ferzan Ozpetek "Allacciate le cinture". I protagonisti Elena (Kasia Smutiniak) e Antonio (Francesco Arca) vivono una passione travolgente che dovrà fare i conti con la malattia. Il regista racconta a Tgcom24 la scelta, coraggiosa, di avere l'ex tronista nel cast e le scene di sesso e nudo: "Spogliare in spiaggia Kasia e Francesco è stato naturale".

E' un po' emozionato Ozpetek nel presentare la pellicola alla Terrazza Martini di Milano, tanto che per sdrammatizzare si improvvisa operatore e strappa la telecamera mentre una televisione intervista Arca. Poi si concede alle domande, sdoganando anche quelle più private, sui gossip intorno ai personaggi e sulle scene senza veli, previste e improvvisate.

Ferzan, dopo Ambra e Luca Argentero, ecco Francesco Arca, ex tronista, direttamente da un certo tipo di tv: sceglierlo è stato molto coraggioso, con tutti i pregiudizi che ci sono?
Anche su di me ci sono pregiudizi (scherza, ndr). Il coraggio l'ho capito dopo, nel senso che io guardo sempre se è giusto o no il personaggio. Francesco lo hanno paragonato a Maurizio Arena e Gian Maria Volontè. Secondo me nel cinema italiano manca la sua faccia, la sua fisicità. Ho fatto il provino a quattro attori, due di questi molto famosi, molto importanti, ma alla fine ho scelto Francesco, era speciale, il suo sguardo, il suo modo di fare. Il provino è durato un mese. Arca è la dimostrazione, più di Ambra e Argentero, che attori si nasce, perché non si impara.

Le scuole non servono?
Non è che se si frequenta una scuola si diventa attore o regista o cantante. Ogni tanto mi viene da sorridere perché mi chiedo chissà quanti impiegati ci sono che magari sono dei grandi pittori o cantanti o attori, magari non lo sanno o non lo scopriranno mai, ma è una cosa che portiamo dentro di noi.

A proposito delle cose che sono dentro di noi, nel film ci sono riferimenti alla tua vita, storie che si ritrovano nel tuo libro "Rosso Istanbul"...
C'è un passaggio, in cui Scicchitano racconta di quella volta in cui a dodici anni il padre l'ha scoperto con un amichetto con i pantaloni abbassati e li ha separati per sempre. Ecco, è capitato a me. L'ho messo nel personaggio. Per me è come mangiare, mi viene in un modo naturale raccontare quello che sento. Non sono un professionista, sono un amatoriale e quindi c'è molto del mio mondo, mischio, racconto quello che conosco. Mi piace che gli spettatori si ritrovino anche in alcune cose che racconto, c'è uno scambio, c'è un filo conduttore che mi piace molto con le persone.

Il tempo che modifica i rapporti, i sentimenti, l'amore, sembra il filo conduttore di "Allacciate le cinture": che rapporto hai con gli anni che passano?
Quando vado a vedere una foto di quindici anni prima, la cosa che mi dà una sensazione strana è di come ero io, che speranze avevo, che pensieri avevo sulla vita, sulle cose, mi piace molto il tempo.

Il tempo modifica le persone, e tu stavolta hai lavorato molto sulla fisicità degli attori...
In realtà dopo 13 anni non cambi tanto, non hai le rughe, specie se hai 23 o 24 anni. Ma ci possono essere le stempiature, quelle di Scicchitano e di Arca, e i chili di Kasia, che era molto magra e le ho imposto di ingrassare. Per me è facilissimo, invece lei ha avuto tante difficoltà. Gli attori ingrassano, dimagriscono, ma la cosa più bella è quanto si sono dati al film, come hanno recitato, come ci e mi hanno dato quelle emozioni.

Per la prima volta in un tuo film ci sono scene di sesso e nudo: come è stato?
Non amo molto le scene di sesso nei film, levo sempre la sessualità, mi innamoro degli attori prima di iniziare a girare. Quindi quando ci sono delle scene di sesso quasi mi vergogno, stranamente sono pudico...

In "Allacciate le Cinture" invece...
Kasia e Francesco nella scena in spiaggia erano in costume, a un certo punto una mia collaboratrice mi ha detto 'Scusa Ferzan, questi stanno insieme, hanno fatto l'amore, il bagno, su una spiaggia deserta, e ancora stanno in costume?', a quel punto ho fermato tutto e ho detto 'Scusate dobbiamo modificare una cosa... levatevi i costumi'. Ho subito pensato che avrebbero protestato, e invece loro non hanno avuto problemi, hanno detto sì, era talmente naturale. In fondo non si vede niente, piuttosto si sente che hanno fatto l'amore insieme, stanno abbracciati e addormentati.

Nella scena clou, quella dell'ospedale, però...
Lì il nudo era previsto e mi preoccupava. Poi una volta girata non ci pensi più: non era nudità, c'era l'anima. Francesco ad esempio nella prima stesura era sempre senza veli, poi le cose sono cambiate. Con Kasia sembravano due maschiacci, scherzavano e ridevano sul set.

Tanto che a un certo punto si vociferava di una liaison...
Le chiacchiere su di loro ci hanno fatto ridere, l'atmosfera che si respirava era quella dell'amicizia, era una cosa scherzosa, all'improvviso ci siamo trovati nel gossip, tanto che ho pensato 'guarda la perversione della gente...'.

E Kasia? (E' incinta del nuovo compagno, il produttore Domenico Procacci, ma non è ammessa nessuna domanda sulla vita privata, anche se lo stesso regista sdogana l'argomento...)
A me piace e io la vorrei sempre, è una persona dritta, onesta, è talmente sincera che a volte ti spiazza, capisco perché Domenico Procacci ha perso la testa per lei. Non è solo per la sua bellezza, ma anche per il suo carattere. Meraviglioso.