Resta altissima la tensione tra Ucraina e Russia. Mosca, che ormai ha il pieno controllo della Crimea, sarebbe pronta a muoversi anche in altre zone dell'est del Paese. E nonostante la condanna del G7, rinato sotto la spinta degli Usa, e dell'Ue, Putin non fa marcia indietro: il ministero della Difesa di Kiev paventa addirittura un ultimatum entro le 5 del mattino, timore definito "una totale assurdità" dai russi.
Sul fronte internazionale, il dinamismo di Berlino nel cercare di salvare il dialogo con Vladimir Putin ha suscitato più d'una perplessità fra gli alleati occidentali. Ma con Barack Obama, a quanto pare, Angela Merkel è stata assolutamente chiara: "Putin ha perso il contatto con la realtà", avrebbe detto in preda all'ira la cancelliera. Parole che arrivano da oltreoceano, riferite dal New York Times e riprese dalla Bild online.
Anche la Ue "condanna con forza" la "chiara violazione" della sovranità ucraina e "gli atti di aggressione" della Russia, ma dopo cinque ore di Consiglio straordinario dei ministri degli Esteri non denuncia "l'invasione" e non ipotizza sanzioni a carico di Mosca. I 28 in sostanza cercano di dare spazio alla diplomazia in attesa che giovedì scendano in campo i leader, convocati da Herman Van Rompuy per un vertice d'emergenza a Bruxelles.
Dalla Casa Bianca, Barack Obama pensa alle risposte all'azione russa e parla di "misure economiche" per isolare Mosca. Poi accusa Putin di essere "dal lato sbagliato della storia". Martedì il capo della diplomazia di Bruxelles, Catherine Ashton, incontrerà il ministro degli Esteri russo Serghiei Lavrov a Madrid.
Ma di spiragli d'intesa se ne vedono pochi: al Consiglio di sicurezza in serata è andato in scena un botta e risposta Russia-Usa degno quasi dei tempi della guerra fredda. L'ambasciatore russo, Vitaly Churkin, ha sparato a zero contro il nuovo 'governo rivoluzionario' di Kiev denunciando l'avvento di "estremisti" e "antisemiti" in Ucraina occidentale e difendendo come "legittimo" l'intervento russo sulla base di una richiesta d'aiuto di Viktor Ianukovich, che Mosca considera tuttora unico presidente legittimo del Paese. Mentre la collega americana Samantha Power ha replicato parlando di "atto di aggressione" russo che "deve finire".