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Afghanistan, Karzai: tradito dagli americani

Intervista shock al Washington Post: "Al Qaeda? Ormai quasi una leggenda"

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"Gli Stati Uniti mi hanno tradito" durante i 12 anni di loro presenza in Afghanistan. Queste le durissime dichiarazioni del presidente afghano Hamid Karzai in una poco diplomatica intervista al Washington Post, la prima a un giornale americano negli ultimi due anni. Karzai ha ribadito il suo 'no' alla firma dell'Accordo bilaterale sulla sicurezza (Bsa) e, parlando di Al Qaeda, ha detto che si tratta ormai "più di un mito che una realtà".

Karzai si è detto "profondamente scosso" da tutte le vittime a cui ha dovuto assistere, comprese quelle causate dalle operazioni militari statunitensi. Ritornando sul concetto di "tradimento" americano, il capo dello Stato afghano ha sostenuto che questo si riferisce anche alla poca attenzione data dagli Usa "ai santuari dei talebani in Pakistan".

Secondo lui "una critica pubblica era l'unico modo per garantire una risposta americana alle sue preoccupazioni". Senza mezzi termini Karzai ha aggiunto che la guerra non si e' sviluppata con l'obiettivo principale di proteggere i nostri interessi e "così gli afghani sono morti in una guerra che non era la loro".

Per quanto riguarda poi Al Qaeda, il leader afghano è convinto che si tratti ormai "più di un mito che una realtà", tanto è vero che la maggioranza dei prigionieri americani erano innocenti. E' certo che questa guerra, ha insistito, "è stata per la sicurezza statunitense e per gli interessi occidentali".

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