Roma, scatta "l'emergenza arsenico" Comune adotta misure di salvaguardia
E' stato riscontrato in sette acquedotti dalla zona nord della Capitale
"E' emergenza a Roma nord: l'acqua derivante da ben 7 acquedotti che riforniscono le case di migliaia di cittadini dei Municipi XV e XIV sarebbe ricca di arsenico". Lo affermano in una nota Luca Gramazio e Giovanni Quarzo, rispettivamente capigruppo di Forza Italia in Regione Lazio e Roma Capitale, e Vincenzo Leli, presidente del club Forza Italia XV Municipio. Numerosissime le chiamate dei cittadini che chiedono, preoccupati, informazioni.
L'Arsial: "Cittadini informati che l'acqua non è potabile" - "Sono due anni che Arsial manda le bollette con scritto 'acqua non potabile'". Ad affermarlo è Antonio Rosati, il commissario straordinario dell'Agenzia Regionale per lo Sviluppo e l'Innovazione dell'Agricoltura del Lazio (Arsial) a proposito dell'acqua all'arsenico negli acquedotti dell'ente in alcune zone di Roma Nord.
Municipio: "Nessun allarme" - "L'acqua non è contaminata, ha livelli batteriologici fuori soglia rispetto a un decreto del 2010 e ad una disposizione dell'Istituto di Sanità del 2012. Entrambe le norme avevano abbassato la soglia ammissibile". Lo dice il presidente del municipio XV Daniele Torquati interpellato sull'ordinanza del sindaco Ignazio Marino che vieta l'uso dell'acqua in diverse strade del XIV e XV municipio di Roma a causa di una presenza di arsenico oltre i limiti. Come sono stati avvisati i cittadini? "Il dipartimento della Comunicazione del Comune di Roma è tenuto a darne ampia rilevanza, attraverso ad esempio manifesti - dice il minisindaco -. Io ho anche un parente che abita in una delle zona interessata e mi ha detto che lì l'acqua non la bevono da vent'anni. L'ordinanza dura fino al 31 dicembre ed è stata fatta a fini precauzionali, come già da anni hanno fatto alcuni comuni limitrofi della provincia". "Non c'è nessun allarme", secondo Torquati che aggiunge: "Il problema è l'età delle condotte Arsial che, secondo l'ordinanza, vanno riqualificate con il contributo anche di Acea.
Comune interverrà per consetire di "cucinare e lavarsi" - Dopo l'ordinanza del sindaco Ignazio Marino del 21 febbraio che ha vietato fino al 31 dicembre di consumare acqua per uso alimentare, igiene personale e ogni altro utilizzo in diverse strade dei Municipi XIV e XV di Roma, è prevista una misura per consentirne l'utilizzo almeno "per cucinare e lavarsi": introdurre del cloro nelle condutture idriche. E' quanto si apprende da fonti del Campidoglio, secondo cui il problema - la presenza di arsenico oltre le soglie consentite e di batteri - riguarda circa 500 utenze in tutto. L'ordinanza del sindaco "ordina" all'Arsial di "provvedere immediatamente all'eliminazione dell'inquinamento batteriologico dandone riscontro all'amministrazione".
Autobotti nelle zone interessate - L'Arsial invierà oggi nelle zone interessate delle autobotti per il rifornimento idrico dopo l'ordinanza del sindaco Ignazio Marino che ha vietato fino al 31 dicembre di usare acqua per uso alimentare, igiene personale e ogni altro utilizzo, in diverse strade dei municipi XIV e XV. Lo si apprende da fonti del Campidoglio. L'ordinanza è un "provvedimento preso secondo un principio di precauzione a tutela della salute pubblica che non prefigura un pericolo imminente e che interviene su una situazione già nota da tempo", spiegano dal Campidoglio. Il testo è presente sui siti del Comune. "L'ordinanza ha seguito i tempi tecnici", spiegano dal Comune: domani verranno affissi manifesti nelle zone interessate per informare i residenti. I cittadini potranno avere informazioni anche telefonando allo 06.06.06.
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