Il neo-premier della Crimea, Sergei Aksionov (eletto dal parlamento occupato dai militanti filo-russi), ha chiesto l'aiuto del presidente russo, Vladimir Putin, per restaurare la "pace e la calma" nella penisola. Immediata la reazione di Mosca: il Cremlino ha prima fatto sapere che "la richiesta d'aiuto da parte dei dirigenti della Crimea" non sarebbe rimasta "inascoltata" e poi ha inviato uomini e mezzi dell'esercito.