Mammut, dodo, tigre della Tasmania, piccione migratore, quagga: queste specie animali estinte da tempo potrebbero ricomparire. Merito di alcuni team di scienziati che in diversi laboratori sparsi per il mondo stanno lavorando alacremente per riportare in vita gli esemplari eliminati dalla selezione naturale. Il punto di partenza è in tutti i casi lo stesso: il dna che si è conservato.
Il progetto più avanzato è quello degli scienziati californiani di Santa Cruz che hanno completato già la ricostruzione del dna della colomba migratrice, un volatile molto diffuso negli Stati Uniti fino al 1910, anno in cui si estinse. Quando l'ultimo esemplase morì, il suo corpo venne congelato e conservato alla Smithsonian Institution.
Il presupposto per procedere alla de-estinzione è che ci sia sufficiente tessuto e non troppo vecchio per poter essere lavorato. Nessuna speranza quindi di rivedere in circolazione dinosauri e altre creature preistoriche in stile Jurassic Park. Il procedimento adottato è molto simile a quello usato a Edimburgo nel 1996 per far "nascere" la pecora Dolly clonandola da un esemplare identico.
Un team di studiosi francesi e spagnoli sta provando a far rinascere una capra di montagna estantasi da pochi anni, mentre scienziati olandesi lavorano all'uro, un grande bovino di cui non si hanno notizie dal Seicento. Molto ambizioso, infine il progetto di alcuni esperti russi che vogliono ricreare il mammut.