CAPITALE SALVA

Il Consiglio dei ministri dà il via libera al decreto legge Salva-Roma

Il dl, che dovrebbe far tirare fiato al bilancio della Capitale, arriva dopo giorni di nervosismo. Via libera anche all'aumento della Tasi

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Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera al decreto sugli enti locali che contiene le nuove misure cosiddette "Salva-Roma". Lo riferiscono fonti di governo. "La somma trasferita tra il Commissario ed il comune di Roma - ha spiegato il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Graziano Delrio - resta uguale, ma le modalità sono differenti, sono somme dovute al commissario che vengono anticipate invece che diluite per fare massa critica".

Il decreto che dovrebbe far tirare fiato al bilancio della Capitale arriva dopo giorni di nervosismo: mercoledì infatti il governo aveva ritirato il Salva-Roma per evitare l'ostruzionismo di Lega e 5 Stelle, e giovedì il sindaco Ignazio Marino aveva lanciato un ultimatum: "Io da domenica blocco la città".

Le novità introdotte dal decreto - Nel decreto sugli Enti locali è contenuta inoltre la proroga a fine marzo della rottamazione delle cartelle che scadeva oggi. Da fonti ministeriali si apprende che la chiusura dell'operazione slitterebbe al 31 marzo. Via libera anche alla possibilità per i Comuni di aumentare la Tasi fino allo 0,8 per mille.

In arrivo 25 milioni per l'Expo 2015 - Nel testo del decreto Salva-Roma sono stati inseriti 25 milioni di euro destinati a Expo 2015, che erano già stati previsti nel precedente dl. Intanto lunedì saranno a Milano nella sede di Expo per fare il punto della situazione il ministro delle Politiche agricole, Maurizio Martina, che ha la delega all'Expo, delle Infrastrutture Maurizio Lupi, dei Beni culturali Dario Franceschini e dello Sviluppo economico Federica Guidi.

Approvato anche il dl Tasi - Via libera del Cdm anche alla possibilità per i Comuni di aumentare la Tasi. Lo ha confermato il sottosegretario Delrio spiegando che "per ciascuna tipologia di immobile la flessibilità è fino all'0,8 per mille". "La Tasi - ha aggiunto - è una tassa municipale che andrà regolata dai sindaci come è giusto che sia e che saranno in grado di renderla più equa e flessibile".

Renzi: "Rimossa la web tax" - "Rimossa la web tax, ne riparleremo in un quadro di normativa europea". Così Matteo Renzi su Twitter replica, dopo il consiglio dei ministri, a chi gli chiede se il governo ha cancellato o sospeso la web tax. "Avevamo detto no", scrive ancora Renzi in un altro tweet, e "siamo stati di parola", aggiunge chiudendo con il consueto hashtag "#lavoltabuona".