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Giù costo del lavoro e soldi a imprese: per la cura Renzi servono 80 miliardi

Il taglio del cuneo fiscale costerebbe 10 miliardi, lo smaltimento dei debiti quasi 100 (47 li aveva promessi Letta), l'assegno a chi perde il lavoro altri 18. Ma Delrio assicura: "Le coperture ci sono"

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Giù il cuneo fiscale, assegno a chi perde il lavoro, smaltimento dei debiti della Pubblica amministrazione alle imprese. Questi i punti più onerosi per le casse dello Stato emersi dal discorso di Matteo Renzi nell'aula di Palazzo Madama. Una serie di promesse che, sommate, richiedono un conto di 80 miliardi di euro. Delrio: "Ci sono le coperture". Il ministro Padoan: "Non commento".

Punti programmatici onerosi, anche se le parole del presidente del Consiglio non hanno chiarito esattamente quanto saranno onerosi. Ecco le ipotesi, punto per punto.

Cuneo fiscale - Renzi ha parlato di riduzione "a doppia cifra". E qui c'è subito il primo interrogativo. A doppia cifra significa 10 miliardi o il 10%? Nel secondo caso la cifra si alzerebbe di molto, visto che, come scrive il "Sole 24 Ore", "ogni punto in meno di cuneo fiscale e contributivo, comprensivo di Irap, costa 2 miliardi".

Smaltimento debiti Pubblica amministrazione - Il governo Letta già aveva messo in programma il pagamento di 47 miliardi nel biennio 2013-2014. Ma ne rimangono altri 50.

Assegno a chi perde il lavoro - E poi c'è la promessa di un sostegno economico a chi resta senza un lavoro: la misura costerebbe almeno 18 miliardi di euro.

Edilizia scolastica - Renzi si è poi impegnato per intervenire sull'edilizia scolastica: secondo Legambiente circa il 40% degli istituti sarebbe a rischio. E in questo settore si parla di un impegno per le casse pubbliche di 3-4 miliardi.

Un'agenda fitta di impegni, quella presentata da Renzi, e che richiede una bella mole di risorse. Ci saranno i risparmi ottenuti dalla spending review (si ipotizza che siano circa 5-6 miliardi), e ci saranno quelli in conto interessi (3 miliardi circa) attesi dal calo dello spread.

Delrio: "Le coperture ci sono" - Ai dubbi sollevati però il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Graziano Delrio, risponde che "le risorse per le coperture ci sono. Spiegherà tutto bene il professor Padoan". E alla domanda di un giornalista che lo incalza: "Ci sono quindi già le coperture?", replica: "Ci mancherebbe...". Ma proprio Padoan, interpellato sulla questione, non si sbilancia: "Non ho alcun commento da fare".

I calcoli di Confartigianato - Ancora più caro sarebbe il conto dell'agenda Renzi secondo i calcoli di Confartigianato, che fa una stima di 100 miliardi di euro. "Fatti due calcoli veloci - osserva il presidente Giorgio Merletti - nel discorso programmatico di Renzi ci sono, sul lato imprese e lavoro, 100 miliardi da trovare subito. Soltanto per pagare il debito residuo di Stato, Regioni ed enti locali verso le imprese nel 2014 vale almeno 70 miliardi. E una riduzione del cuneo fiscale a 2 cifre significa circa 34-35 miliardi, cioè il 10% dei 344 e rotti miliardi del cuneo in Italia in valore assoluto. Verrebbe quasi da dire 'troppa grazia San Matteo!'".

E chiude: "Siccome il presidente Renzi intende giocare il suo jolly personale sulla velocita' di passare dal dire al fare, il nostro giudizio lo esprimeremo sui fatti a breve".

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