BILANCIO DI SANGUE

Ucraina: 82 i morti e 645 i feriti Caccia agli ex del governo

Liberati, per ordine del ministero dell'Interno ad interim, i 64 manifestanti arrestati. Trenta agenti indagati per violenze. Checkpoint attivisti armati bastoni su strade per aeroporto. Timoshenko: "Non voglio fare il premier"

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E' di 82 morti e 645 feriti il bilancio ufficiale degli scontri degli ultimi giorni tra polizia e insorti in Ucraina. Le persone ricoverate in ospedale sono 423, secondo le stime del ministero della Salute di Kiev. Sono stati intanto liberati 64 manifestanti arrestati durante le proteste, per iniziativa del ministro dell'Interno ad interim, Arsen Avakov. Situazione tranquilla in piazza Indipendenza, centro delle manifestazioni.

Dopo la rivolta che ieri ha messo in fuga il presidente Viktor Ianukovich, la Bbc scrive su Twitter, citando il suo inviato a Kiev: "La gente è prudente e spera che il presidente se ne sia andato. Ma dove?". E intanto la leader dell'opposizione, Iulia Timoshenko, una volta liberata, ha invitato i manifestanti a restare in piazza per "andare avanti fino alla fine".

Si apprende inoltre che sarà avviata un'indagine sulle violenze perpetrate dalla polizia contro i manifestanti. Per ora sono una trentina i poliziotti accusati, secondo quanto riferisce l'agenzia Interfax.

Caccia agli ex del governo - E' caccia agli ex responsabili del governo ucraino: lungo le arterie che portano all'aeroporto di Kiev i manifestanti hanno creato improvvisati checkpoint dove, armati di mazze e bastoni, controllano le auto per impedire che i 'ricercati' lascino il Paese. Con loro hanno degli elenchi con le foto dei responsabili dell'ex governo.

Timoshenko: non voglio fare premier - "Vi chiedo di non considerare la mia candidatura a primo ministro": così la leader dell'opposizione ucraina, Iulia Timoshenko, scrive su una nota, pubblicata sul sito web del suo partito.