DA TORINO A TARANTO

Da Torino a Taranto, i "No Tav" in piazza

Cortei e manifestazioni in tutto il Paese contro la realizzazione dell'alta velocità Torino-Lione. Milano, sfila anche Dario Fo. A Firenze contestato Renzi.

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Al grido di "Terrorista è chi devasta il territorio", il movimento "No Tav" si è dato appuntamento in decine di piazze italiane per protestare contro la realizzazione della linea ad alta velocità Torino-Lione e per esprimere solidarietà ai quattro attivisti arrestati a dicembre e accusati di terrorismo. Manifestazioni in tutto il Paese, da Torino a Taranto passando per Milano, presente Dario Fo, Genova e Napoli. A Firenze contestato Matteo Renzi.

Torino - Scritte "No Tav" e volantini sui muri e sulle vetrine del centro di Torino al passaggio del corteo contro l'alta velocità. "Terrorista è chi militarizza i territori. Liberi tutti", è la scritta realizzata sulla facciata dell'Accademia Albertina. Tante le bandiere "No Tav", mescolate ad altre di Rifondazione Comunista, Cub e Cobas. In testa al corteo lo striscione "una sola grande opera: casa e reddito per tutti".

Valsusa - Lo striscione "No Tav liberi" che si libra nel cielo, appeso a un grappolo di palloncini, sopra la cancellata del cantiere di Chiomonte: è stato questo il culmine della manifestazione No Tav in Valle di Susa contro l'arresto e l'accusa di terrorismo mossa a quattro giovani attivisti.

Milano - Spray sulle facciate dei palazzi, adesivi, telecamere danneggiate e coperte da vernice. E' l'eredità lasciata dal corteo No Tav a Milano, uno degli appuntamenti della giornata di mobilitazione nazionale del movimento. Due manifestanti, vestiti con tute bianche, si sono arrampicati su una gru e hanno affisso un lungo striscione riportante la frase "No-Tav liberi" vicino al cantiere della metropolitana che si trova nella piazza del Cimitero Monumentale. Lanciati alcuni petardi e lasciate alcune scritte con i nomi dei No-Tav arrestati.

In piazza, nel capoluogo lombardo, anche il premio Nobel Dario Fo.

Genova - Un centinaio di persone, secondo le forze dell'ordine, si è radunato in San Lorenzo, a Genova, per poi proseguire verso piazza della Maddalena.

Ravenna - A Ravenna, città dove ha sede la Cmc, cooperativa impegnata nell'opera in via di realizzazione in Val di Susa, alcuni manifestanti hanno lanciato sacchetti contenenti terra davanti alla sede della società.

Firenze - "Estendere la solidarietà, rilanciare le lotte". E' quanto scritto sullo striscione in testa al corteo organizzato a Firenze. Al passaggio davanti a Palazzo Vecchio, sede del Comune, il serpentone ha sostato per alcuni minuti scandendo cori contro il neo presidente del Consiglio, Matteo Renzi.

Napoli - Oltre 500 disoccupati del Progetto Bros hanno animato il corteo da Piazza Mancini alla Prefettura di Napoli. La manifestazione è stata indetta in coincidenza con la mobilitazione nazionale dei "No Tav" in risposta all'inchiesta della Procura di Napoli che ha portato il 13 febbraio scorso all'emissione di 25 provvedimenti cautelari nei confronti di altrettanti esponenti dei movimenti dei disoccupati organizzati. Corteo aperto da uno striscione con la scritta "Le lotte sociali non si processano. Libertà per i compagni". Un altro striscione recita: "Da No Tav ai Bros, tutti liberi. Diritto di resistenza alla crisi".

Lettera di minacce a Ltf - Una lettera di minacce è stata recapitata nella sede di Ltf, società responsabile della tratta internazionale della Tav Torino-Lione. "Infami - si legge - spenderete i soldi per cure chemioterapiche inutilmente per voi e i vostri figli". I soldi a cui si riferiscono gli autori sono i 220mila euro del risarcimento in favore di Ltf inflitto ad Alberto Perino, leader del movimento, e ad altri per l'invasione di terreni nel corso dei carotaggi nel 2010.