Il presidente del Parlamento ucraino, Volodimir Ribak, fedelissimo del presidente Viktor Ianukovich, si è dimesso dal proprio incarico "per motivi di salute". Subito dopo il pugile Vitali Klitschko, uno dei capi dell'opposizione, ha chiesto che si tenga un'elezione presidenziale entro il 25 maggio. Ianukovich, intanto, ha lasciato Kiev ed è partito per Kharkov, seconda città dell'Ucraina, dove la contestazione nei suoi confronti è più blanda.
Secondo un deputato dell'opposizione, Oleg Liashko, Ianukovich avrebbe invece addirittura lasciato il Paese: Kharkov, infatti, è a poca distanza dal confine con la Russia.
L'opposizione: "Controlliamo il Parlamento" - I dimostranti antigovernativi "insieme alle forze di sicurezza hanno il controllo del Parlamento": ad affermarlo è un deputato citato dai media dei manifestanti. Di sicuro i dimostranti anti-governativi hanno preso il controllo del palazzo dell'amministrazione presidenziale facendo quindi irruzione nella residenza presidenziale ucraina.
Dopo le dimissioni del presidente del Parlamento, nel frattempo, altri 13 deputati hanno abbandonato il partito delle Regioni del presidente Ianukovich: dopo i 28 di venerdì, il totale arriva quindi a quota 41 defezioni. Il gruppo parlamentare fedele al presidente contava prima 205 deputati su 450.