E' partita una sperimentazione che usa le staminali per curare i pazienti che hanno avuto un infarto. Lo studio, finanziato dalla Commissione europea, si chiama Bami, (Bone Marrow Cells in Acute Myocardial Infarction) e ha l'obiettivo di scoprire se le staminali riescono a ridurre di un quarto le morti dopo il malore e a ridurre lo scompenso cardiaco dei pazienti.
La procedura - Le cellule staminali vengono prelevate dal midollo osseo degli stessi malati e poi iniettate nel cuore. Saranno coinvolti 3 mila pazienti di undici Paesi europei, tra cui l'Italia. I risultati del test clinico saranno resi pubblici tra cinque anni. Non è il primo trial clinico di questo tipo ma finora le sperimentazioni hanno coinvolto pochi volontari.
Il test includerà pazienti reduci da pochi giorni da un infarto. A tutti verrà applicato uno stent per allargare le arterie che ossigenano il cuore. Ma solo a metà campione saranno prelevate le staminali del midollo osseo per poi iniettarle nel cuore. L'idea di base è che queste staminali aiutino il processo autoriparativo del cuore infartuato, contribuendo a minimizzare il danno cardiaco e a ridurre la porzione dell'organo irrimediabilmente danneggiata.