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Pussy Riot frustate dall'esercito a Sochi durante un'esibizione anti Putin

I soldati le hanno aggredite urlando: "Chiudete la bocca"

Le Pussy Riot sono state aggredite dai soldati russi con fruste e spray al peperoncino. Dopo l'arresto di ieri e il rapido rilascio, a seguito del quale hanno dichiarato di essere state vittime di violenza, le componenti della band sono tornate in piazza a Sochi a manifestare il loro dissenso contro Putin. Ma durante l'esibizione sono arrivati i cosacchi ad assalirle.

Esibizione bloccata - Nadezhda Tolokonnikova e Maria Alyokhina, questi i nomi delle donne, avevano scritto sui social che si apprestavano a cantare "Putin vi insegnerà ad amare la patria". Ma la loro esibizione è stata fermata dai cosacchi incaricati di garantire la sicurezza a Sochi, dove si stanno svolgendo le Olimpiadi invernali.

"Chiudete la bocca" - Aisya Krugovikh, dell'entourage della band, ha raccontato che i soldati hanno urlato alle ragazze frasi come: "Chiudete la bocca" e "Vi siete vendute agli americani". Le immagini dell'accaduto sono state mostrate sull'account del collettivo Voina, mentre Alyokhina ha postato una foto delle ferite sul torace della Tolokonnikova. Entrambe si sono fatte medicare in ospedale. Anche il marito di Tolokonnikova, Pyotr Verzilov, ''ha perso la vista'' dopo che i cosacchi gli hanno spruzzato dello spray al peperoncino, lo ha scritto lei stessa su Twitter.

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