DURA OPPOSIZIONE

Kiev, scontri manifestanti-polizia: 20 morti I manifestanti occupano il municipio

Gli agenti hanno bloccato un corteo diretto in Parlamento, scatenando le violenze. Oltre 150 i feriti. Ultimatum del governo: "Stop alle violenze o interverremo". Ma i dimostranti non mollano e gli scontri riprendono

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Durissimi scontri tra polizia e manifestanti antigovernativi a Kiev. Le violenze sono scoppiate quando un cordone di agenti ha impedito a un corteo di avvicinarsi al Parlamento, dove si discute di una riforma costituzionale per ridurre i poteri del presidente. Venti i morti, (13 civili e 7 agenti), oltre 150 i feriti. In serata i dimostranti tornano a occupare il municipio sgomberato domenica. Inascoltato l'ultimatum del governo: "Ritiratevi".

Nelle vicinanze di piazza Maidan fiamme divampano anche nel palazzo dei sindacato, occupato e usato per giorni come quartier generale dai manifestanti. Gli antigovernativi hanno catturato un poliziotto e lo hanno portato sul palco della piazza, cuore della rivolta. I dimostranti hanno anche incendiato un blindato della polizia.

Klitschko: "Ianukovich non vuole fermare l'assalto" - Il presidente ucraino, Viktor Ianukovich, si rifiuta di fermare l'assalto in corso a piazza Maidan, cuore della protesta antigovernativa. Lo riferisce Vitali Klitschko, uno dei leader dell'opposizione, che ha incontrato il presidente per cercare di negoziare un compromesso per frenare le violenze. Gli esponenti dell'opposizione hanno ascoltato per più di un'ora Ianukovich, il quale ha ribadito che i dimostranti devono abbandonare la piazza.

I manifestanti restano in piazza - A ultimatum ormai scaduto, migliaia di manifestanti antigovernativi rimangono nella piazza simbolo della rivolta, dove sono ripresi gli scontri. Gli agenti premono su due lati della piazza e nella zona si vedono fiammate di bombe molotov e si sentono scoppi di lacrimogeni. Questo il testo dell'ultimatum del governo ai contestatori: "Avvertiamo le teste calde dell'opposizione - si legge in una dichiarazione congiunta del ministero dell'Interno e dei servizi speciali -: il potere ha i mezzi per ristabilire l'ordine. Saremo costretti a ricorrere a misure più forti se le violenze non cesseranno entro le 18". Intanto, si apprende che tra le vittime ci sono anche un poliziotto e un consigliere comunale, come rende noto il ministero dell'Interno ucraino.

La Germania: non escluse sanzioni europee - Il ministro degli Esteri tedesco Frank-Walter Steinmeier mette in guardia Kiev su "possibili ripensamenti sulle sanzioni" da parte dell'Ue, secondo quanto si legge in una nota diramata dal ministero. A questo punto, dice il testo, punto non si possono escludere "sanzioni personali" contro i "responsabili" delle violenze in Ucraina.

Casa Bianca: "Basta violenze" - Monito della Casa Bianca al presidente ucraino Viktor Ianukovich, esortato a fare di tutto per porre fine alle violenze. Anche la Nato è intervenuta, attraverso il suo segretario generale. "Sono gravemente preoccupato per il ritorno della violenza in Ucraina e per le notizie sui morti a Kiev", ha detto Rasmussen, facendo "appello a tutte le parti" perché fermino la violenza e "riprendano urgentemente il dialogo" nonché "il processo parlamentare".

Più di 150 feriti negli scontri - Negli scontri i poliziotti hanno usato manganelli, lacrimogeni, granate assordanti e hanno sparato dei proiettili di gomma, mentre i manifestanti hanno a loro volta utilizzato mazze e lanciato pietre. Almeno 150 manifestanti sono rimasti feriti, 30 in modo grave, mentre sono 37 gli agenti contusi. Secondo il Kyiv Post, alcuni dimostranti hanno spostato un mezzo della polizia che bloccava il passaggio al Parlamento e hanno iniziato gli scontri.

A fuoco 3 camion della polizia e le tende dei manifestanti- Almeno tre camionette della polizia sono andate a fuoco. Gli incendi sono dovuti al lancio di molotov da parte dei dissidenti. Circa 5.000 manifestanti sono arrivati davanti alla sede dell'organo legislativo, il cui ingresso principale è a circa 200 metri dal luogo degli scontri. Alcune delle tende dei manifestanti in piazza Maidan sono in fiamme. I dimostranti rimasti continuano da parte loro a bruciare pneumatici all'imbocco della piazza,su via Institutska, per creare una sorta di cortina di fuoco e fumo.

Opposizione blocca tribuna Parlamento - Alcune decine di deputati dell'opposizione hanno bloccato la tribuna del Parlamento perché la riforma costituzionale proposta dall'opposizione per ridurre i poteri del capo dello Stato non è stata inserita in agenda. Lo si evince dalle immagini trasmesse in diretta online da Espreso tv.

Liberata la sede del partito Ianukovich - La polizia ha fatto irruzione nella sede del partito delle Regioni del presidente Viktor Ianukovich a Kiev, occupata in mattinata da alcune centinaia di manifestanti. Lo fa sapere il Kyiv Post. L'edificio, in via Lipska, era stato in parte incendiato dai dimostranti. Sempre secondo il Kyiv Post, tra le persone che hanno scavalcato l'inferriata c'era anche la giornalista e militante dell'opposizione, Tetiana Chornovol, assalita brutalmente da sconosciuti nella notte di Natale.

Occupata Casa degli ufficiali - I manifestanti hanno poi occupato la 'Casa degli ufficiali' a Kiev, in via Grushevski, uno dei luoghi del centro dove sono in corso dei combattimenti tra polizia e dimostranti. La via è stata anche teatro di violenti scontri a fine gennaio. Il ministero della Difesa ucraino ha ordinato agli insorti di sgomberare immediatamente l'edificio.

Mosca: "Ritorno violenza colpa dell'Occidente" - Il ritorno della violenza nelle strade del centro di Kiev è il "risultato diretto" della politica occidentale. Lo ha affermato il ministero degli Esteri russo in una nota accusando "i politici occidentali e le organizzazioni europee di incoraggiare le provocazioni contro il potere legale" in Ucraina.