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Renzi, impazza il toto-ministri: resta il "nodo Economia"

Il Colle vuole continuità all'Economia

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Sui ministeri chiave, il Colle chiede continuità. A ciò si dovrà attenere il premier incaricato, Matteo Renzi. A cominciare dall'Economia, dove Renzi vorrebbe un suo uomo di fiducia, e che invece dovrà rispondere alla necessità che l'Italia sia fattore di stabilità in Europa. Tra i principali nomi, Alfano dovrebbe rimanere al Viminale, Lupi alle Infrastrutture e Lorenzin alla Sanità. Quasi certa la casella dello Sviluppo Economico con Franco Bernabè.

Fabrizio Saccomanni dovrebbe quindi spuntarla, anche forte dell'appoggio, dicono, di Mario Draghi, sempre che Renzi si attenda rigorosamente alle consegne del presidente Napolitano e non spinga per Lucrezia Reichlin, preferita a Lorenzo Bini Smaghi.

Al momento le certezze sono poche. Si parla di Maria Elena Boschi alle Riforme nel ruolo che fu di Gaetano Quagliariello, oltre alle conferme degli uscenti Emma Bonino agli Esteri e Maurizio Lupi per le infrastrutture, anche se circola il nome di una possibile nomina dell'ad. di Trenitalia, Mauro Moretti. Federica Mogherini andrebbe ai Rapporti con l'Ue. Sul fronte delle new entry, infine, si continua a parlare di Tito Boeri al Lavoro, anche se rimangono caldi Guglielmo Epifani e Pietro Ichino, entrambi però un po' "spostati a sinistra".

Annamaria Cancellieri non dovrebbe essere confermata alla Giustizia, dove è data in pole position Livia Pomodoro.

Il commissario Carlo Cottarelli, infine, dovrebbe essere confermato alla spending review.

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