Barca cade in un tranello e rivela: "Il gruppo Espresso mi vuole ministro"
L'esponente del Pd, conversando con un finto Nichi Vendola, rende noto di aver rifiutato la poltrona di Saccomanni nonostante le pressioni. De Benedetti: "Non mi occupo di nomine, sono sbalordito"
Fabrizio Barca cade nel tranello della trasmissione radiofonica La Zanzara e, confidandosi con un finto Nichi Vendola, svela di essere stato contattato per succedere a Fabrizio Saccomanni all'Economia. Non solo: l'ex ministro di Mario Monti rende noto di aver rifiutato l'incarico nonostante le "crescenti pressioni" del gruppo L'Espresso. Poi le critiche a Matteo Renzi: "Non c'è un'idea, è avventurismo: siamo agli slogan", dichiara Barca.
"Non amo gli assalti. Sono sotto pressione, Nichi, una pressione che è crescente... Ma io non ci penso proprio, tanto per essere chiaro, ma proprio proprio", ha dichiarato Barca all'imitatore del leader di Sel riguardo le possibilità di assumere la guida del dicastero di via XX Settembre.
Barca, che è stato ministro per la coesione territoriale dal novembre 2011 e fino alla nascita del governo Letta, non si mostra poi ottimista sul nascente esecutivo guidato dal sindaco di Firenze: "Sono preoccupatissimo perché vedo uno sfarinamento veramente impressionante".
De Benedetti: "Sono sbalordito" - "Sempre che siano vere le dichiarazioni attribuitegli, rimango sbalordito". Carlo De Benedetti risponde così alle parole "rubate" a Fabrizio Barca grazie a uno scherzo telefonico orchestrato da La Zanzara di Radio24. "Non lo vedo, non lo sento e non scambiamo messaggi da diverso tempo. Non capisco pertanto da chi abbia ricevuto queste presunte pressioni a fare il ministro dell'Economia, certamente non da me. Non mi occupo di nomine politiche perché non è il mio mestiere", aggiunge De Benedetti.
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