A otto giorni dalla morte, accertata da diversi medici nonostante l'assenza del "rigor mortis", sono stati celebrati i funerali di Grazia Bruno. A imporre la sepoltura della 68enne di Villafranca di Carini è stato il sindaco del paese, che è dovuto ricorrere a un'ordinanza per superare l'opposizione dei familiari. "Abbiamo tumulato nostra madre ancora viva", dichiarano i figli della donna, ancora convinti si sia trattato di morte apparente.
Durante le esequie, il parroco del paese, don Antonino Caruso, ha difeso i familiari della defunta: "Chiunque al loro posto avrebbe agito allo stesso modo. Meglio sbagliare per prudenza che per indifferenza e distrazione".
Grazie Bruno è morta in seguito a un tumore. I suoi figli, per otto giorni, hanno tenuto la bara aperta opponendosi alla tumulazione. In questo lasso di tempo, contrariamente a quanto ci si potesse aspettare, il corpo non ha mostrato alcun segno di decomposizione.