Parole comprensibilmente amare, quelle pronunciate da Enrico Letta nel tardo pomeriggio di giovedì, subito dopo avere annunciato le proprie dimissioni da presidente del Consiglio. Frasi non proprio concilianti nei confronti del Pd che lo ha sfiduciato: "I farisei mi hanno sfiduciato - ha detto il premier -, ho capito che i mediatori mi avevano teso un tranello. Non sarebbe dignitoso accettare un qualche strapuntino".
Prima di congedarsi da Palazzo Chigi, il premier decadente ha voluto brindare con i collaboratori, in mattinata l'ultimo Consiglio dei ministri prima della salita al Colle per rassegnare le dimissioni: "Vado via con il favore popolare, con la maggioranza degli italiani che non vede di buon occhio quanto successo. E' stata un'operazione sbagliata per il Paese", ha confessato ancora Letta, "sono saltate tutte le regole a cui eravamo abituati. Ma sono sereno per avere salvato un capitale di credibilità".