Decine di esemplari di bisonti selvatici, simbolo del parco nazionale di Yellowstone, stanno per essere mandati al macello. Il loro numero continua ad essere "in eccesso" rispetto al tetto prestabilito e i ranger stanno per iniziare la carneficina. Nonostante un accordo federale firmato nel 2000 stabilisca che la carne dei bisonti vada distribuita alle tribù indiane locali, a protestare contro le uccisioni sono alcuni "native-americans".
Sul piede di guerra anche gli ambientalisti. Ma i dirigenti di Yellowstone hanno già annunciato l'intenzione di far fuori tra i 600 e gli 800 bisonti entro questo inverno, in particolare se le bestie - che solitamente pascolano nella parte del parco che si trova in Wyoming - si sposteranno in Montana, invadendo le terre dei coltivatori locali che temono in particolare malattie animali.
Secondo la "Billings Gazette", per ora solo una settantina di esemplari distratti ha varcato i confini. Ma secondo i ranger il problema è che ormai la popolazione dei bisonti è arrivata a più di 4.600, quando il tetto fissato è di 3.000 animali.
Già più di una ventina di bisonti uccisi sono stati dati alle tribù dei "Confederated Salish" e dei "Kootenai" per il macello. Ma secondo, James Holt, ambientalista ed indiano della tribù dei "Nez Perce", "è deprimente vedere che alcune tribù sostengono queste attività. I bisonti sono nati liberi e tali dovrebbero rimanere".