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Ferrari, ecco la cabrio più sportiva

Nuova motorizzazione biturbo da 560 CV

Ferrari torna a proporre un motore turbo per le sue vetture stradali. Al Salone di Ginevra ormai imminente (l'apertura al pubblico è in programma per il 6 marzo), la Casa del Cavallino presenterà la nuova California T, che va a rimpiazzare l'attuale modello, dotato del 4.3 V8 aspirato da 490 CV.

Come suggerisce la lettera T, la novità principale è posta dentro il cofano: il motore otto cilindri è un biturbo da 3.855 cc, capace di erogare 560 CV e soprattutto di toccare un impressionante picco di coppia massima, 755 Nm già a medi regimi. Come fanno notare da Maranello, si tratta di un valore superiore del 49% rispetto a quello dell'attuale California 30. Giunta a 5 anni di distanza dal modello disegnato da Pininfarina, la California T costituisce un esempio chiaro di come i marchi sportivi di Fiat Chrysler Automobiles potranno accrescere le loro sinergie interne: il V8 altro non è se non quello che la Ferrari stessa costruisce a Maranello per la nuova Maserati Quattroporte. Naturalmente, la versione per la "limousine" del Tridente ha un carattere più "tranquillo" rispetto a quello riservato alla nuova sportiva del Cavallino. Che ha tutto quello che serve per tenere a bada la concorrenza, e stupire gli appassionati.

La California T migliora sensibilmente le prestazioni del precedente modello, visto che la T divora lo scatto da 0 a 100 km/h in 3,6 secondi ed è capace di toccare una velocità massima di 316 km all'ora. In virtù della riduzione di cilindrata, anche i livelli di consumi ed emissioni sono migliorati: ora i dati dichiarati corrispondono a 10,5 litri per 100 km nel ciclo misto.

Oltre ad essere stata rivisitata nel design, frutto della collaborazione tra il Centro Stile Ferrari e Pininfarina, la California T (che cita la leggendaria 250 Testa Rossa nell'andamento della fiancata) porta al debutto una lunga serie di soluzioni tecniche, come la versione aggiornata del controllo di trazione F1-Trac, i nuovi freni in carboceramica CCM3, che le consentono di arrestarsi dai 100 km/h in soli 34 metri, e i nuovi ammortizzatori Magnaride. La chicca? Senza dubbio il nuovo Turbo Performance Engineer, uno strumento che indica la percentuale di utilizzo delle turbine. E che celebra lo storico ritorno dei motori sovralimentati nella gamma delle stradali Ferrari.

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