La fine della crisi sembra ancora lontana. "La ripresa appare ancora debole e incerta", ha sottolineato il governatore di Bankitalia, Ignazio Visco, ricordando che in Italia il tasso di disoccupazione "ha raggiunto un livello prossimo al 13%, il doppio di quello prevalente prima della crisi". Tuttavia nel 2014 l'economia dovrebbe essere in crescita, secondo le stime, "dell'ordine di tre quarto di punto".
"Giovani prime vittime recessione" - "Il forte e protratto calo dell'attività economica ha pesato in misura maggiore sui giovani", con un tasso di occupazione per quelli fra i 15 e i 24 anni crollato al 43% dal 61% del 2007, ha ricordato Visco.
"Austerity ha evitato peggio" - Il governatore ha parlato anche dei tagli, ritenuti da molti esperti eccessivi. L'accelerazione dell'aggiustamento dei conti pubblici, dopo anni di rinvii prima della crisi, "è giunta nel momento più difficile; ha avuto inevitabili effetti prociclici; ma ha risposto all'esigenza di evitare il peggio".
Visco ha lanciato un monito anche al nostro Paese sulla necessità delle riforme: "Italia non lasci dubbi su risolutezza verso riforme" "La fiducia faticosamente riguadagnata non deve essere indebolita dal riaccendersi di timori sulla risolutezza dell'Italia, e di tutti i paesi dell'area dell'euro, a proseguire sulla strada delle riforme e della responsabilita'". Per il governatore di Bankitalia "il rispetto dei vincoli di bilancio non risponde solo a obblighi formali, ma consente di garantire il pieno accesso del tesoro al mercato finanziario".