IN DIFESA DELL'ITALICUM

Renzi: "Le elezioni si vincono coi voti""Con noi vedo anche i moderati"

Il leader del Pd nella direzione si rivolge al premier: "Vai avanti e fai i rimpasti se credi, ma giochiamo a carte scoperte". Letta: "La crisi sociale resta alta, il governo non può galleggiare"

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"La elezioni si vincono se si prendono i voti, non se si cambia sistema elettorale". Matteo Renzi, durante la Direzione del Pd, difende la riforma del sistema di voto: "Trovo discutibili alcune reazioni ad alcuni sondaggi secondo i quali, con l'Italicum, vince Berlusconi". Il segretario rilancia sulle riforme: "Limitarsi alla legge elettorale e poi andare al voto sarebbe una sconfitta". Letta: "La crisi resta alta, il governo non può galleggiare".

Alle elezioni "vedo un simbolo del Pd, ma accanto do per scontato un raggruppamento di moderati che non vuole stare con il Pd, ma neanche dall'altra parte e presumibilmente una parte della sinistra".

"Mai creato problemi al governo, giochiamo a carte scoperte" - "Se ci sono stati problemi" per il governo "non li ha mai posti il Pd, che non ha mai fatto mancare il suo appoggio in nessun passaggio rilevante. La nostra fiducia è sempre stata costante" anche su temi su cui c'erano perplessità, sottolinea Renzi. "Se Letta ritiene che ci siano delle modifiche da porre, affronti il problema nelle sedi istituzionali e giochiamo a carte scoperte. Il giudizio sul governo, sulla composizione del governo, sui ministri, spetta al presidente del Consiglio".

"Diamo una mano al Paese con un'accelerata per le riforme" - "Nessuno qui dentro ha mai detto che l'accelerazione sulle riforme è un errore, se siamo ad un passo dal pacchetto delle riforme è perché ha preso un'iniziativa il Pd. Il Pd dà una mano al Paese in questo modo".

"Il Senato sia di sindaci più che delle Regioni" - "Se vogliamo fare davvero la Camera delle autonomie per la conformazione storica, geografica e di politica culturale dell'Italia, deve essere incentrata più sui sindaci che sui consiglieri regionali. Ma non è una bandiera su cui imporre il verbo: si apra una discussione", aggiunge inoltre il segretario alla direzione del Pd.

"C'è l'intesa con i partiti, dal 15 alle Camere" - "C'è un'intesa con le principali forze politiche e questo doppio lavoro dopo il 15 febbraio sarà affidato alla discussione parlamentare: sul superamento del Senato si partirà al Senato, sul Titolo V alla Camera. E' una poderosa iniziativa costituzionale".

"Proteste perché abbiamo tolto la terra sotto i piedi" - "L'escalation di toni" nelle Aule parlamentari deriva dal fatto che "il Parlamento ha iniziato a legiferare sulle riforme. Il tono è più alto perché si è iniziato a produrre risultati che tolgono la terra sotto i piedi ai movimenti della protesta". Così Matteo Renzi si riferisce alle proteste alla Camera del M5S.

"Si ridurranno i parlamentari da 945 a 630" - "La riforma del Senato non è semplicemente il tentativo di ridurre il numero dei parlamentari, ma la riduzione ci sarà perché si passerà da 945 a 630", spiega il segretario nell'introdurre la sua proposta di riforma del bicameralismo.

Letta: "D'accordo con Matteo, il M5S teme le riforme" - Sull'analisi del caos M5S la scorsa settimana "sono d'accordo con Matteo: appena è partito un percorso di riforme efficace loro si sono messi di traverso", ha detto il premier Enrico Letta nel suo intervento alla direzione Pd.

"La crisi sociale resta alta, non è possibile galleggiare" - "E' in parte superata la crisi finanziaria, ma la fatica e il disagio sociale sono sempre lì". Così il premier, Enrico Letta, nel suo intervento alla direzione del Pd. "Nel 2014 - aggiunge - abbiamo una grande opportunità: uscire dalla crisi sociale, che resta pesantissima". Parlando del governo, il presidente del Consiglio sottolinea: "Per noi galleggiare non è possibile, altrimenti i problemi non si risolvono".

"Governo, ne parliamo il 20" - "Sul governo c'è una richiesta di una parte significativa del partito... Ne parliamo il 20". Così Renzi al suo arrivo a Firenze dopo la direzione del Pd. "Ora al lavoro a Firenze", ha aggiunto il sindaco lasciando in compagnia di alcuni deputati democratici la stazione di Santa Maria Novella. "Mi pare che sulle riforme del Senato del Titolo V - ha ribadito il segretario - si sia fatto un grande passo in avanti".