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Processo Mediatrade, Mediaset: "Profondo stupore per aggravante"

L'azienda di Cologno Monzese osserva che in un processo fotocopia, con accuse analoghe, Pier Silvio Berlusconi e gli altri dirigenti della società sono stati assolti a Roma in via definitiva perché il fatto non sussiste

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Mediaset esprime "profondo stupore" per la contestazione dell'aggravante della transnazionalità effettuata dalla Procura nel corso dell'udienza odierna del processo Mediatrade. Nel corso del dibattimento la società ha fornito ampia documentazione dalla quale emerge che i prezzi dei diritti televisivi oggetto del processo erano assolutamente congrui e in linea con i prezzi di prodotto analogo acquisito da altre majors.

Dalla documentazione presentata, comunica l'azienda in una nota, emerge anche che "il presidente e il vicepresidente di Mediaset sono estranei a qualunque accordo, rapporto o intesa con Agrama e con il gruppo dei suoi rappresentanti a Los Angeles e Hong Kong".

"Si osserva in particolare - si legge - che in un processo fotocopia con accuse analoghe, Pier Silvio Berlusconi e gli altri dirigenti della società sono stati assolti a Roma in via definitiva perché il fatto non sussiste".

"Stupisce infine che la nuova contestazione odierna sia stata mossa proprio nell'ultima udienza dibattimentale di un processo iniziato nel lontano 2005, per giunta proprio nel giorno in cui Pier Silvio Berlusconi si è recato in udienza per rendere l'esame e ribadire la sua completa innocenza ed estraneità ai fatti contestati".

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