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Coronavirus, la Catalogna mette in quarantena 200mila persone

Le autorità parlano di nove nuovi focolai nella regione di Segrià. Misure restrittive in aumento anche nei Balcani, Florida e Australia

Nuovo allarme in Catalogna: le autorità hanno ordinato la chiusura di 38 piccoli comuni nella regione del Segrià. Il lockdown riguarderà circa 200mila persone. A renderlo noto il quotidiano spagnolo La Vanguardia. Vietata la circolazione se non per recarsi al lavoro. Sul posto è previsto l'arrivo di 25 unità dei Mossos d'Esquadra, il corpo di polizia catalano, con un dispiegamento di 200 agenti. 

Ricaduta nei Balcani - Il virus torna a far paura anche in Slovenia che nelle scorse settimane era stata sul punto di dichiarare la fine dell'epidemia. Sono 21 i nuovi casi registrati in un solo giorno, mai così tanti dal 16 aprile. Le autorità di Lubiana sono subito corse ai ripari, reintroducendo la quarantena obbligatoria per chi arriva da Francia, Repubblica Ceca e Croazia.

Situazione di massima allerta anche in Romania, dove il numero di contagi totale ha superato le 28mila unità, con 870 nuovi casi nelle ultime 48 ore. La seconda ondata ha colpito anche Montenegro (21 nuovi casi), Bosnia-Erzegovina e Kosovo. 

Coprifuoco a Miami -  Una decisione controcorrente quella del sindaco Carlos Gimenez. Il primo cittadino della contea di Miami ha ordinato il coprifuoco a partire dalle 22, revocando la chiusura delle strutture di intrattenimento come cinema, teatri e arene concerti. Anche nei ristornati i clienti saranno obbligati a indossare le mascherine. Una decisione che arriva alla viglia del 4 luglio, giornata in cui ricorre l'indipendenza americana.

Picco di contagi in India - Impennata di nuovi casi in India, con quasi 23mila positivi nelle ultime 24 ore. In totale il numero di contagi è di 648mila persone, quarto Paese più colpito dopo Stati Uniti, Brasile e Russia. 

Nuovo lockdown in Australia -  300 mila persone chiuse in casa per un mese. È successo nei sobborghi a nord di Melbourne, dopo che nelle ultime settimane sono stati registrati nuovi casi nello Stato di Victoria. I residenti dovranno rimanere a casa tranne che per fare la spesa, appuntamenti sanitari, lavoro o assistenza, ed esercizio fisico.

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