DOPO LONDRA C'E' SANREMO

Noemi, Londra-Sanremo andata e ritorno: "Ho scalato le montagne"

Tgcom24 ha ascoltato in anteprima gli undici brani di "Made in London"

Ha proprio l'aria della sana sfida Noemi che ci ha presentato il nuovo album "Made in London", in uscita il 20 febbraio durante la sua partecipazione a Sanremo. Undici brani, ventata di freschezza nel buio panorama italiano. "Mi sono trasferita lì per creare nuova musica - ha detto la cantante -. E' stato come scalare le montagne!". L'instancabile Noemi è divisa anche tra "The Voice of Italy" e il nuovo tour al via dal 17 aprile a Milano.

Dimenticate la "vecchia Noemi". Essì perché non è mai facile reinventarsi, specialmente nella musica. Noemi ha mollato l'Italia per un bel po' per trasferirsi a Londra. Immergersi in un altro mondo musicale per poi coinvolgere musicisti e produttori che hanno lavorato con Amy Winehouse e i Placebo. Sotto l'occhio vigile di Charlie Rapino. Il risultato è sorprendente per la freschezza dei brani sintesi perfetta tra il sound (vero) british e la tradizione italiana con firme di autori come Diego Mancino, Dario Faini Luca Chiaravalli e il giovane Daniele Magro.

Come mai questa svolta così drastica con "Made in London"?
Mi lego a quello che ho fatto prima ma mi sono divertita molto nell'arrangiamento e con i cori molto anni 50. Ho toccato con mano l'esperienza di produrre un pezzo e mi ha aiutato molto. Ho avuto la grande possibilità vendendo a Londra di immergermi nella dimensione musicale giusta e vera di quel Paese.

Dopo la pubblicazione del disco, cosa accadrà?
Il tour è la parte più bella del mio lavoro, oltre a Sanremo e The Voice Of Italy. Partiremo dal 17 aprile agli Arcimboldi di Milano per poi concludere il 23 maggio a Roma.

C'è di mezzo anche il serale di "The Voice" ad aprile, come farai?

Nessun problema, ho già pianificato le date del tour in modo da non distogliere l'attenzione al mio impegno televisivo che è importante e dà anche la giusta visibilità a me e al mio progetto discografico.

Perché hai accettato di nuovo di fare il coach?
Credo che la trasmissione dia una bellissima occasione ai cantanti che altrimenti non ce la possono fare. E' per questo che mi piace molto ed è per questo che rispetto allo scorso anno piacerà di più il programma.

Quanti brani hai presentato alla Commissione del Festival?
Solo "Bagnati dal sole" e "Un uomo è un albero". Il primo brano è il meno sanremese, anzi tutti e due non sono sanremesi. Non avrei mai pensato che proprio la prima canzone scelta sarebbe stata "Bagnati dal sole". Meglio così...

Punti alla vittoria?
No. Sono consapevole della forza del mio progetto e delle mie nuove canzoni quindi vado lì per partecipare. Non vado con lo 'scafandro d'acciaio' della canzone sanremese. Oh, se poi dovessi vincere non è che mi dispiaccia come cosa eh (scoppia a ridere, ndr). Sarebbe ovviamente un onore.

Come si svolgeva la tua vita a Londra?
Abitavo nella parte West, vicino al fiume, ma ho anche esplorato bene tutta la parte East. Sono affascinata da Londra perché la gente ha un senso della musica totale, è difficile conquistarli ma credo nel mio piccolo tra collaborazioni e concerti di esserci riuscita. E' stato un bel bagno di umiltà.

L'Inghilterra ha sempre criticato la società e la politica italiana. Ti è capito di affrontare questo argomento con i tuoi amici?

Sì. E devo ammettere che gli inglesi hanno un forte senso della Nazione cosa che noi non abbiamo. Il nostro Paese è un po' malandato e dobbiamo reagire più che delegare agli altri di decidere per noi. Credo profondamente nella nostra Italia e anche nello spirito della nostra coscienza civile che deve risvegliarsi. Dobbiamo finirla di essere distratti.

Carica e determinata. Come vedi il tuo futuro invece?

Ho fatto una grande scommessa con questo disco, ci metto la mia carriera sopra.