Quello della sicurezza domestica è un tema particolarmente sentito, soprattutto dalle famiglie con bambini piccoli: creare un ambiente sicuro in casa per i propri figli rappresenta infatti una priorità per ogni genitore ed è importante mantenere sempre alta la consapevolezza dei potenziali pericoli e conoscere, o anche solo “ripassare”, le azioni che si possono mettere in campo per prevenire possibili incidenti. Per questo, Moige – Movimento Italiano Genitori onlus da sempre attiva nella protezione dei piccoli - e Duracell - marca iconica di batterie presente nelle case di milioni di italiani e sempre impegnata ad elevare il livello di sicurezza dei propri prodotti – hanno dato vita al progetto "Home Safe Home" per sensibilizzare e supportare le famiglie, specialmente i neo genitori, rispetto al tema della sicurezza domestica.
Il progetto si compone di due parti: un’indagine realizzata dall’Istituto Piepoli che fotografa azioni e percezioni dei genitori italiani in merito alla sicurezza dei figli in casa - i cui risultati sono stati confrontati con un’indagine realizzata sempre da Moige nel 2013 sullo stesso tema - e una breve guida con i suggerimenti principali in merito ai comportamenti e alle misure da adottare per avere una casa a tutti gli effetti “a prova di bambino”. Azioni a cui Duracell affianca la sua ultima innovazione: la tecnologia Baby Secure, pensata per proteggere i più piccoli dall’ingestione accidentale di batterie a moneta a litio, sempre più presenti nelle case degli italiani.
L'indagine - L’82% dei genitori ha dichiarato che al proprio bambino è capitato di farsi male in casa, soprattutto nei primi 24 mesi di vita. Cosa che genera una certa ansia, in particolare tra le mamme (82% rispetto al 79% dei papà), tra i monogenitori (96%) e in chi ha i bambini più piccoli (86% nei genitori con figli 0-2 anni; addirittura 100% per il monogenitore con figli da 0 a 2 anni). Tutto ciò porta il 95% dei genitori a mettere in campo delle azioni preventive (in media 2,3 accorgimenti per genitore): dall’adozione di paraspigoli per evitare contusioni ed eventuali ferite (72%) al riporre al sicuro i prodotti potenzialmente pericolosi come detersivi, medicinali e batterie (69%) fino all’istallazione dei copri prese anti scossa elettrica (55%).
Ma quali sono le principali fonti di pericolo in casa? I genitori hanno identificato spontaneamente 10 potenziali “nemici” della sicurezza dei loro figli, ovvero: angoli e spigoli (28%), elettricità (25%), fonti di calore o gas (22%), mobili (18%), detersivi (11%), balconi/finestre/altezze (11%), scale (10%), piccoli oggetti incustoditi (6%), oggetti taglienti (6%) e disattenzione (5%). Raffrontando queste risposte con quelle fornite nell’indagine effettuata nel 2013, emerge come il livello assoluto delle percentuali di risposta date dai genitori sia molto più basso di quello di 7 anni fa. Ciò potrebbe significare, come analizzato dall’Istituto di Ricerca, che i genitori oggi sono un po’ meno coinvolti sul tema sicurezza domestica, da cui l’importanza di rinnovare nel tempo campagne di sensibilizzazione a loro rivolte. Inoltre, rispetto a 7 anni fa, cambia anche l’ordine interno delle fonti di pericolo: se nel 2013, per esempio, i detersivi erano al primo posto con il 50%, oggi li troviamo in quinta posizione con l’11%. Questo perché forse si è diventati più consapevoli rispetto a certi pericoli e si prendono, di conseguenza, provvedimenti mirati per depotenziarne la pericolosità.
Per capire quali pericoli siano considerati più incombenti, al di là dell’esperienza diretta, è stato chiesto ai genitori di indicare con quale frequenza, secondo loro, si verifichino alcune tipologie di incidenti domestici nei bambini. Al primo posto figurano le cadute (75%) seguite dal soffocamento (20%), temuto soprattutto in chi ha figli tra gli 0 e i 2 anni, e dai tagli (17%). A seguire: schiacciamento (15%), ustioni (8%), annegamento (6%) e avvelenamento (5%). Passando, invece, all’esperienza diretta, emergono come incidente più comune le cadute (49%), seguite da ferite da taglio (21%), ustioni (15%), ingestione e/o inserimento di oggetti in naso/orecchio (9%), avvelenamenti (4%), scosse elettriche (2%). Rispetto al 2013, l’unico cambiamento significativo riguarda l’ingestione o inserimento nel naso/orecchio di oggetti, che nel 2013 pesava solo l’1%. Questa variazione potrebbe dipendere dal fatto che oggi, nelle nostre case, sono presenti molti più dispositivi tecnologici, anche di piccole dimensioni. Restringendo il campo di attenzione solo ai prodotti che si hanno in casa, a destare maggiore preoccupazione per la sicurezza dei bambini sono i detersivi (63%) e i prodotti per la pulizia della casa (17%). Infatti per questi, così come per medicinali e batterie, i genitori richiedono soprattutto confezioni difficili da aprire, a prova di bambino, dicendosi pronti, nell’86% dei casi, a spendere di più per acquistare un prodotto con standard di sicurezza più alti.
Batterie più sicure - Le batterie specialistiche, per quanto non siano percepite come un potenziale pericolo - considerato che, come abbiamo visto, 7 genitori su 10 dichiarano di tenerle lontane dai bambini così come detersivi e medicine - meritano un’attenzione speciale, specie se piccole come nel caso delle batterie a moneta a litio. Queste batterie negli ultimi anni si sono diffuse sempre di più nelle case degli italiani in quanto alimentano dispositivi come telecomandi per la Tv, apri-cancelli, telecomandi delle auto, orologi, bilance pesapersone o da cucina e molto altro. Sono, quindi, prodotti utilissimi, ma piuttosto piccoli (con un diametro di circa 20 mm) e la dimensione, come emerso dall’indagine, è un fattore determinante per il 28% degli intervistati consapevoli del fatto che le batterie più piccole possono essere anche più pericolose. Se ingerite, infatti, le batterie a moneta al litio possono rimanere nell’esofago, sviluppando una reazione che può portare a gravi conseguenze. Poiché il 90% delle ingestioni di batterie a moneta a litio avviene quando queste sono fuori dalla confezione o lasciate all’interno dei vari dispositivi, per contribuire alla prevenzione di tali incidenti e garantire una maggiore sicurezza dei bambini, Duracell ha sviluppato la tecnologia Baby Secure: un adesivo trasparente semicircolare applicato sul polo negativo della batteria e impregnato di una sostanza innocua ma amarissima che provoca nei bambini una reazione istintiva e inevitabile che li porta a sputare la batteria qualora venisse inavvertitamente messa in bocca.
Si tratta di una tecnologia unica sul mercato che rafforza ulteriormente l’impegno di Duracell nel rendere sicuri i suoi prodotti. Le batterie a moneta Duracell dispongono, infatti, di una confezione anti apertura con un doppio blister impossibile da aprire a mani nude – rispondendo così alla richiesta del 69% dei genitori in merito a una confezione di batterie a prova di bambino – e di una serie di avvertenze che ricordano ai genitori di tenerle lontane dalla portata dei bambini. Tali avvertenze sono posizionate sul polo negativo delle batterie, sul polo positivo con un’incisione e sul pacco stesso delle batterie.
"Quando c’è un bambino, i genitori si impegnano ogni giorno per rendere sicura la loro casa. La prevenzione, infatti, è fondamentale e lo è anche per noi che vogliamo sostenere i genitori nel percorso verso una casa davvero a misura di bambino. Lo abbiamo fatto attraverso la collaborazione con Moige a questo progetto “Home Safe Home”, e soprattutto attraverso l’innovazione continua dei nostri prodotti che ci ha portato a sviluppare la tecnologia Baby Secure. Questa tecnologia - unica sul mercato - è nata proprio per rendere ancora più sicure le nostre batterie a moneta a litio anche quando sono fuori dalla confezione o sono nei dispositivi, ovvero proprio quando il livello di protezione deve essere maggiore visto che il 90% delle ingestioni di batteria a moneta avviene proprio in queste situazioni" - commenta Carmela Izzo, General Manager di Duracell Southern Europe.
I suggerimenti di "Home Sage Home" - "Casa sicura a misura di bambino” è anche una breve guida che raccoglie suggerimenti chiave in 10 punti e che sarà inviato a oltre 100mila persone, tra genitori e nonni, per aiutarli a prevenire gli incidenti con utili accorgimenti.
"Questa campagna è importante ora più che mai; in un momento in cui la casa ha assunto una nuova centralità, la sicurezza tra le mura domestiche diventa una priorità per i genitori perché ci siamo accorti, ancora di più, di quanto sia necessario, tenendo i bambini tante ore dentro casa, poterli far muovere in uno spazio sicuro. Da qui nasce la nostra iniziativa, rivolta soprattutto ai neogenitori. Da qui nasce la nostra iniziativa, rivolta soprattutto ai neogenitori. Quando in una famiglia arriva un bambino, bisogna “riprogettare” gli spazi e le attività che si svolgono in casa guardandole anche con i loro occhi. La sicurezza dei bambini in casa è, infatti, un tema molto sentito dai genitori, ma di cui non si parla mai abbastanza e su cui è fondamentale mantenere una sorta di informazione continua, anche perché i pericoli non sono sempre gli stessi ma si adeguano anche al progresso tecnologico. L’indagine condotta per noi dall’ Istituto Piepoli, e i raffronti con quella che avevamo realizzato qualche anno fa, ci ha restituito la fotografia di genitori ansiosi e che si attivano nella prevenzione, ma con un coinvolgimento forse un po’ minore che vorremmo “riaccendere” e supportare proprio con questa campagna di sensibilizzazione e con uno strumento semplice come il decalogo, una raccolta di suggerimenti che potrà essere utile a tanti genitori e nonni per tenere a mente gli accorgimenti, grandi e piccoli, che possono rendere la casa un luogo sicuro, a misura di bambino. Queste iniziative rientrano pienamente nella nostra missione di protezione dei bambini e supporto alle famiglie, e in questa occasione è stata naturale la nostra collaborazione con Duracell, considerato il suo continuo impegno nell’elevare gli standard di sicurezza dei suoi prodotti per offrire ai genitori innovazioni importanti come la sua ultima tecnologia Baby Secure, sviluppata proprio per aiutare a prevenire uno dei tanti incidenti che possono verificarsi in casa come l’ingestione accidentale delle batterie a moneta a litio" dichiara Elisabetta Scala, Vicepresidente Moige - Movimento Italiano Genitori.