sul monte Peller

Trento, identificato orso che ha attaccato due persone: è una femmina | Iniziate le operazioni di cattura, ma il ministro Costa frena

Scoperta con le analisi di campioni salivari lasciati sugli abiti di padre e figlio feriti sul Monte Peller. Sarà eseguita l'ordinanza di abbattimento, anche se da Roma si chiede lo stop: "Non se la merita"

L'unità di ricerca di genetica e conservazione della Fondazione Edmund Mach di San Michele all'Adige (Trento) ha identificato l'orso che ha attaccato due persone sul Monte Peller il 22 giugno. Si tratta di una femmina di 14 anni, denominato Jj4. Sono così iniziate le operazioni di cattura in vista dell'abbattimento, come previsto dall'ordinanza firmata dal presidente della Provincia, Maurizio Fugatti. Il ministro Costa: "Non abbattetela, non lo merita".

Chi è l'orsa identificata - Jj4 è la seconda orsa più anziana in Trentino. La Provincia di Trento al momento "non è in grado di dire se sia o meno accompagnata da cuccioli". La dinamica dei fatti tenderebbe a farlo supporre.

La madre era Jurka, un'orsa definita problematica, che, catturata nel 2006, è stata trasferita in Germania. La figlia, invece, da cucciola, nel 2008, veniva definita, come riferisce Il Dolomiti, "contrariamente alle aspettative più schiva della madre".

Si è arrivati a Jj4 dalle analasi genetiche condotte su campioni organici e salivari lasciati sugli abiti degli aggrediti.

Nessuna marcia indietro sull'abbattimento - Fugatti, intanto, ha precisato che verrà attuata la stessa procedura impiegata per l'abbattimento di Kj2, nel 2017. "La gestione degli orsi sul nostro territorio inizia ad essere difficoltosa per il numero di esemplari presenti. Abbiamo già informato della cosa il ministro dell'ambiente Sergio Costa", ha sottolineato.

Il ministro Costa: "Non uccidete l'orsa, non lo merita" - "L'orso che in provincia di Trento ha aggredito due persone 10 giorni fa è in realtà un'orsa. Ancora non si sa se ha dei cuccioli o no ma in qualunque caso non abbattetela. Non se lo merita". Lo afferma il ministro dell'Ambiente, Sergio Costa, in un post su Facebook in cui si dice in disaccordo "con l'ordinanza del presidente Fugatti". "Perfino chi è stato aggredito ha lanciato il mio stesso appello", aggiunge annunciando l'invio di una diffida.