"Noi ci siamo stati in questi 20 anni, ci siamo oggi e ci saremo nei giorni difficili e in quelli esaltanti". Lo ha detto Raffaele Fitto alla festa di Forza Italia a Bitritto (Bari). "Parteciperemo a tutte le gare che nel partito si avvieranno, ma non a quella degli incarichi", ha aggiunto. "La lealtà, caro presidente, impone di esserti sempre vicini, di dirti quello che pensiamo, ma tu ascolta il nostro impegno per costruire il futuro del partito".
"Nessuno di noi - ha proseguito Fitto alla kermesse pugliese per la festa dei 20 anni di Forza Italia - si è mai sognato di chiudere la porta al rinnovamento del partito, ma oggi abbiamo bisogno di una splendida classe dirigente, quella che è impegnata nei consigli comunali o come sindaci".
"Presidente Berlusconi - ha aggiunto tra ovazioni e qualche militante che lo invocava come segretario del partito - è l'appello di chi ti è riconoscente per questi 20 anni, ma anche di chi è consapevole che lealtà vuol dire non tradire e sostenere le proprie ragioni all'interno di un partito". "Se qualcuno ha deciso nei mesi scorsi, non condividendo, di andare via ha sbagliato - ha concluso - Noi rimaniamo per costruire un grande partito".
"Non c'è un erede di Berlusconi" - "Non c'è un erede di Berlusconi. Noi siamo intorno a Berlusconi", ha detto ancora Fitto, parlando con i giornalisti a margine della manifestazione. "Non c'è questo tema all'ordine del giorno", ha aggiunto perché "serve intorno a lui una classe dirigente leale e convinta".
"Mortificazione se le nomine sono tutte esterne" - "Io ho detto a Berlusconi che nominare esclusivamente gente dall'esterno, mortificherebbe e umilierebbe una classe dirigente che ha una forza e competenza cresciute molto in questi anni", ha sottolineato Fitto, parlando della nomina di Giovanni Toti. "Mi auguro - ha aggiunto - che su questo ci possa essere un lavoro importate anche da parte del presente Berlusconi nei prossimi giorni". "Se non lo farà - ha concluso - sarò al suo fianco con la stessa convinzione".