Il presidente dell'Inps, Antonio Mastrapasqua, è indagato dalla Procura di Roma per il suo incarico di direttore generale dell'Ospedale Israelitico di Roma, sotto inchiesta per migliaia di cartelle cliniche falsificate per gonfiare i rimborsi del Ssn: illeciti per un totale di 85 milioni di euro, secondo quanto rivela la Repubblica. Al vaglio anche la cessione all'Inps di crediti inesigibili, escamotage servito a sanare i conti della struttura.
L'indagine è partita da una denuncia dei Nas di Roma del 16 settembre 2013, nella quale i carabinieri ricostruiscono la sospetta truffa: migliaia di semplici interventi ambulatoriali nel reparto di Odontoiatria si sono trasformati, nelle cartelle cliniche, in "operazioni invasive e con notevole carico assistenziale effettuate in ortopedia". Nella relazione dei carabinieri si contano 12.164 cartelle cliniche falsificate, con richieste non dovute di rimborso alla Regione Lazio (poiché la struttura non è accreditata per gli interventi odontoiatrici, ma solo per quelli ortopedici) per 13,8 milioni di euro.
Il primo filone dell'indagine, racconta il quotidiano, si è chiuso a ottobre con la richiesta di rinvio a giudizio di dieci tra medici e dirigenti, ma qui il nome di Mastrapasqua non compare. Dopo il sequestro delle cartelle cliniche da parte del Nas, però, è partito un secondo filone, nel quale il presidente dell'Inps è stato denunciato per truffa, falso ideologico e abuso d'ufficio assieme al direttore sanitario della struttura, Giovanni Spinelli, e dell'ex direttore regionale de settore "Programmazione e risorse della Sanità", Ferdinando Romano.
Il quale, sostengono i carabinieri, invece di sospendere l'accreditamento provvisorio dell'Ospedale Israelitico, "sottoscriveva con Mastrapasqua un protocollo d'intesa dove si accordavano sulle modalità di espletamento dei controlli, in violazione alla normativa regionale", favorendo "un ingiusto vantaggio patrimoniale all'ospedale per 71,3 milioni di euro".
Mastrapasqua è già stato ascoltato dai magistrati che coordinano l'inchiesta, e ha respinto tutte le accuse.