Autostima: perché d’estate è più difficile volersi bene
Ci guardiamo di più allo specchio e cambia la routine di comportamenti: il vademecum di sopravvivenza
L’estate è la stagione dell’anno in cui facciamo più fatica ad avere un buon rapporto con noi stesse. Il fatto di indossare abiti leggeri che mettono maggiormente in mostra il nostro corpo e le prime uscite al mare ci fanno sentire più esposti allo sguardo e al giudizio altrui; le giornate più lunghe e un nuovo schema di abitudini rompono la routine e ci costringono a reiventarci. Quest’anno, poi, dopo il lungo lockdown e il frequente ricorso alle consolazioni alimentari, abbiamo un po’ perso l’abitudine alla socialità e ci ritroviamo <addosso un paio di chili in più, che ci fanno sentire ancora più insicure. Invece di perderci d’animo e di sottrarci alle occasioni di incontro, cogliamo il momento e cominciamo a lavorare seriamente sulla nostra autostima.
CHE COS’È L’AUTOSTIMA – Propriamente parlando, è il complesso dei giudizi e dei sistemi di valutazione che abbiamo di noi stessi. Con questa parola di solito attribuiamo un valore positivo a questo bilancio e intendiamo implicitamente esprimere l’idea di un buon rapporto e una opinione sostanzialmente favorevole nei confronti della nostra persona. L’autostima è uno schema mentale complesso che implica la capacità di auto-osservarsi, di valutare se stessi e, non ultimo, di avere un rapporto affettivo nei confronti di sé, ossia sapersi amare e anche perdonare quando è il caso. Questi schemi cognitivi si acquisiscono nel corso degli anni a partire da quando siamo bambini: se è vero che l’ambiente che ha caratterizzato la nostra infanzia gioca un ruolo importante, è vero anche che in età adulta possiamo fare moltissimo per correggere le opinioni che abbiamo di noi stessi, mettendo in gioco una serie di processi mentali che in larga parte sono sotto il nostro controllo e quindi alla nostra portata.
IL SÉ REALE E IL SÉ IDEALE – La dialettica tra quello che siamo e quello che vorremmo essere è la storia del perpetuo conflitto dell’intimo umano, ma è anche quello che ci spinge continuamente a cercare di migliorarci. È proprio il confronto tra questi due aspetti a far nascere l’autostima, che sarà tanto maggiore quanto più i due lati di noi stessi si assomiglieranno. Per migliorare il bilancio, dobbiamo quindi agire per ridurre la loro distanza, ridimensionando le aspettative da un lato e migliorando il più possibile il proprio sé reale dall’altro.
COME SIAMO IN REALTÀ – Quando dobbiamo giudicare noi stesse, impariamo a partire da come siamo realmente, dimenticando i nostri modelli ideali. Consideriamo noi stessi oggettivamente, nel male, riconoscendo i nostri difetti, ma anche e soprattutto nel bene, senza lasciare che quello che non amiamo di noi prenda il sopravvento su un giudizio generale.
L’ANSIA DI DOVER ESSERE SEMPRE BELLE – Il primo passo per costruire un buon rapporto con noi stessi è quindi essere in sintonia con il nostro corpo. Una ricerca condotta qualche tempo fa da Edelman Intelligence ha rivelato che una donna adulta su cinque e una ragazza su quattro prova un senso di ansia quando deve valutare il proprio aspetto fisico, specie se lo confronta con i modelli estetici proposti dai media e dai social. Anche la consapevolezza che si tratta di modelli spesso fittizi non ha grande effetto, con importanti conseguenze sull’autostima. Analizziamo dunque la nostra silhouette nel modo più oggettivo possibile, adoperiamoci per cambiare in meglio tutto quello che possiamo (contro i centimetri sul girovita non c’è alternativa a dieta e ginnastica!) e impariamo invece ad accettare le caratteristiche che non possiamo cambiare, come tratti che fanno la nostra unicità.
QUELLO CHE VORREMMO ESSERE – i nostri modelli di riferimento sono spesso troppo elevati e poco realistici. Invece di cadere in preda all’angoscia, poniamoci obiettivi più vicini e raggiungibili: ad esempio, in vista della prova costume proponiamoci di perdere un chilo a settimana da qui al momento delle vacanze. Vogliamo rimetterci in forma? Una camminata o una corsa di trenta minuti tutte le mattine prima di andare al lavoro è un ottimo proposito ed è molto più realizzabile di quanto immaginiamo. Il mondo è un luogo ostile che ci fa sentire schiacciate? Impegniamoci ogni giorno o ogni settimana per realizzare una cosa di cui sentiamo la necessità e facciamo in modo di ottenerla prima di passare all’obiettivo successivo.
VADEMECUM DI AUTOSTIMA – Ogni mattina davanti allo specchio troviamo una cosa di noi che ci piace (sì, almeno una ce l’abbiamo tutte!
- Curiamo il nostro aspetto: un outfit semplice ma curato e un po’ di make-up possono fare meraviglie
- Facciamo qualcosa per il nostro corpo: mangiamo un po’ meno e muoviamoci di più.
- Frequentiamo persone positive e solari
- Nella giornata facciamo almeno un complimento a noi stesse per qualcosa di buono che abbiamo fatto
- Parliamo positivo – Evitiamo i termini negativi nel descrivere noi stessi: invece che “i miei capelli oggi sono orrendi”, diciamo: “Ho proprio bisogno del parrucchiere” (e magari andiamoci davvero!)
- Cerchiamo sempre i lati migliori nelle cose e nelle persone intorno a noi
- No ai lamenti: il mugugno alimenta solo il cattivo umore e non porta soluzioni
- Pensiamo al presente: di quello abbiamo un certo controllo, mentre il futuro è incerto.
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