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Draghi: "Chiudere banche Ue deboli"

"Stiamo prendendo la cosa molto seriamente. Nel caso dovesse emergere qualche debolezza, la metteremo in luce e prenderemo le appropriate contromisure".

agenzia

Le "banche deboli europee dovrebbero uscire dal mercato". Cosi' il presidente Bce Mario Draghi al quotidiano svizzero Neue Zuercher secondo cui questo e' uno degli obiettivi dell'esame sul settore. "Stiamo prendendo la cosa molto seriamente. Nel caso dovesse emergere qualche debolezza, la metteremo in luce e prenderemo le appropriate contromisure".

Il presidente della Bce Mario Draghi ribadisce come il denaro dei contribuenti ''sarà utilizzato solo come ultima risorsa'' nel caso di fallimenti delle banche. In un'intervista a un quotidiano svizzero, Draghi rileva che ''non si tratta di ottimismo, le nuove regole'' europee, che non esistevano ''quando la crisi è scoppiata'' prevedono questo tipo di meccanismo.

''C'e' un impegno a livello di ministri delle finanze e di capi di stato' che prevede il coinvolgimento dei creditori delle banche. Draghi ha tuttavia ribadito la necessita' di lavorare ancora sul meccanismo europeo di risoluzione e sul fondo unico che sara' pienamente operativo solo fra 10 anni ''un tempo ovviamente troppo lungo''.

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