Il 26enne Giovanni Licchello è stato incoronato Mister Gay Italia a settembre. Tutto d'un tratto la popolarità e i contatti per entrare nel mondo della tv. "Inizialmente ho partecipato ai casting de Il Grande Fratello - spiega a Tgcom24 l'ex calciatore -. Poi siamo arrivati ad una fase avanzata. Ho declinato l'invito per non distogliere l'attenzione sulla mia missione: raccontare il mio percorso personale nelle scuole e combattere l'omofobia".
E' stata una scelta difficile?
Abbastanza. Ma ero sicuro che se avessi partecipato al reality show poi si sarebbe distolta l'attenzione sul percorso e su quello che avrei voluto comunicare ai ragazzi che incontro nelle scuole. Sarei stato identificato troppo con la televisione.
Ti piacerebbe comunque condurre un programma?
Sono stato in televisione e ho osservato molto. Comunque non mi piacciono certi meccanismi, sono un ragazzo semplice e tale voglio rimanere.
Alludi a proposte indecenti?
Ci sono state, è vero, ma le ho rifiutate con fermezza.
Come mai hai deciso di occuparti della sensibilizzazione nelle scuole dei temi contro l'omofobia?
La spinta me l'ha data la partecipazione al concorso di bellezza di Mister Gay Italia. Mi sono ricreduto perché è stata una bella esperienza. Dopo la vittoria ho ricevuto un sacco di messaggi di persone che mi hanno raccontato le loro toccanti storie. Ci sono stati anche alcuni personaggi del mondo dello sport che si sono confidati con me, visto che sono stato un ex calciatore. Così ritengo sia importante oggi che si parli di certi temi alla comunità.
Nato a Ferrara, hai vissuto a Brindisi. Perché ti sei trasferito a Milano?
Ho lasciato il lavoro come rappresentante a Brindisi per andare in una città che offre molte più opportunità. E un po' anche per amore, dal momento che sono fidanzato con Manuel che lavora in un'azienda di comunicazione.