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Banche, Abi: sofferenze a 150 miliardi

Secondo il rapporto dell'associazione, in un anno sono salite del 22%

ansa

Nuovo record per le sofferenze bancarie che toccano oramai quota 150 miliardi. Secondo l'ultimo rapporto Abi, infatti, le sofferenze lorde a novembre erano pari a 149,5 miliardi (+22% rispetto a un anno fa) mentre quelle nette sono salite a 76,6. Il totale dei debitori in sofferenza ha superato a settembre gli 1,2 milioni e riguarda sia i grandi sia i piccoli finanziamenti.

"Lieve calo caduta prestiti, ma presto per ripresa" - Intanto, a dicembre, rallenta di poco la caduta dei prestiti bancari a famiglie e imprese che è risultata pari al 3,4% contro il 4,4% del mese precedente. In termini assoluti, i prestiti sono stati pari a 1.424 miliardi di euro contro i 1.419 di novembre 2013. "E' ancora presto per parlare di inversione di tendenza - spiega l'Abi - bisognerà attendere i dati su fatturato e ordinativi dei prossimi due mesi che potrebbero trascinare i finanziamenti a breve delle imprese.

"Tassi su nuovi mutui calano a minimi luglio 2011" - In calo, a dicembre i tassi sui nuovi mutui erogati dalle banche italiane. Secondo il rapporto mensile Abi sono scesi al 3,4% contro il 3,5% di novembre, un livello che non si vedeva dal luglio 2011 quando emersero i timori dei mercati sul rischio sovrano. Il tasso per i prestiti alle società non finanziarie si è posizionato al 3,54% (3,44% a novembre 2013).

"Crollo bond frena raccolta, su depositi pesa fisco" - Il rapporto mensile dell'associazione rileva poi che le banche chiudono l'ultimo mese del 2013 con un calo della raccolta dell'1,8% a 1730 miliardi di euro a causa dell'ennesimo crollo delle obbligazioni (-9,4%) non compensato dall'aumento dei depositi. I depositi bancari a dicembre hanno rallentato la crescita a +1,9% contro il +5,69% di novembre a causa dei numerosi impegni fiscali di fine anno. Il calo della raccolta, ricorda, penalizza l'erogazione di prestiti a medio e lungo termine.

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