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Pier Francesco Pingitore: "La satira? Non deve avere colore politico"

Il regista intervistato da Edoardo Sylos Labini per "ilgiornaleoff.it" ricorda i momenti salienti della sua carriera

agenzia

Pier Francesco Pingitore al telefono con Edoardo Sylos Labini, direttore del ilgiornaleOFF.it ricorda gli esordi della sua carriera quando ancora era OFF e le prime rappresentazioni del fortunato Bagaglino che erano ospitate in uno scantinato. Autore di cabaret, regista e caporedattore de "Lo Specchio", primo giornale ad occuparsi di cronaca mondana, Pingitore ricorda la Via Veneto della Dolce vita, luogo di incontro di personaggi e di intellettuali: "Era un grande zoo".

Gli spettacoli del Bagaglino mettevano sullo stesso piano personaggi trasversali: “Per mia concezione, la satira non deve avere alcuna coloritura. Deve rispondere soltanto al desiderio super partes di sfidare il potere” ricorda Pingitore.

Oggi sul palco rappresenterebbe Renzi, Letta, Napolitano, Papa Francesco, Grillo e Berlusconi anche se: “I politici di oggi fanno cabaret di se stessi. Certe dichiarazioni, certi talk show dimostrano quanto il livello sia scaduto”.

Negli ultimi anni Pingitore ha dedicato a Mussolini due spettacoli teatrali interpretati da Luca Biagini “Quel 25 luglio a Villa Torlonia” e “Operazione Quercia”, che ricostruiscono da un lato la condizione psicologica di un uomo che dopo 20 anni di dittatura si ritrova privato di tutto, e dall'altro la dissoluzione dello Stato. "Non è compito mio condannare o giustificare i fascisti. La mia opera è libera al punto da non tacere nessuna responsabilità di Mussolini".

Ascolta l'intervista completa su ilgiornaleoff.it

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